martedì 17 maggio 2011

Fusse che fusse...

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Peppè peppè peppè, peppè peppè peppè…

Io non lo so, magari mi sbaglio, ma ho una leggera sensazione che mi piace parecchio.
Negli ultimi mesi ho spesso criticato i modi di fare e di pensare tipicamente " Italioti ". Beh, forse almeno in parte mi sbagliavo.
Le recentissime elezioni amministrative mi hanno piantato in testa un dubbio assai forte e ora mi domando se sia giusto o meno rivedere alcune mie considerazioni.
Il clima di incertezza riguardo al voto era forte assai e anch'io, confesso, non nutrivo particolare fiducia circa un cambiamento sostanziale.

Stasuera- stasuera, mio amico Charlie Brown, Charlie Brown…

Invece guarda un po' l'italiano che te fa?
Prende e quando meno te l'aspetti, invece di declamare lamentele e piagnistei da bar, galleggiando a stento nel mare magnum del qualunquismo orripilizio per poi disinteressarsi gaiamente del diritto di voto, ti si presenta alle urne e ti spara in faccia tutto il suo sbomballamento di palle.

Brigitte Bardot Bardot!

Io, per carità, non mi sento di sbilanciarmi, ma mi sorge il dubbio che qualcosa stia cambiando.
Mi fa capoccella la speranza che quello che facciamo, stia servendo davvero a qualcosa.
Mi punge vaghezza che forse molto presto questo carinissimo paese, terra di santi e navigatori, patria di pizza e mandolino, diventerà un paese adulto.
Alla fin fine, ve lo dico papale papale, potrebbe finire che questa classe dirigente se ne sgommi a casa.
Non dico che quella che verrà sarà migliore, dico solo che forse ci stiamo svegliando e stiamo dimostrando che, dopo aver accettato veramente di tutto, non riteniamo accettabile l'insulto alla nostra intelligenza.
Aspettiamo un altro po'.
Ora per due settimane regneranno il voto di scambio, la compravendita e il baratto.
Verranno promesse indulgenze ed onorificenze.
Si darà nuovo lustro a poltrone ingiallite, si perdoneranno vecchi tradimenti, nasceranno nuovi amori.
Ne riparleremo presto bellezze mie.
Io però mi preparo al giorno in cui non mi comporterò da signora.
Quel dì infatti la Cesirona, in cima ad un carro allegorico manufatto in stile carnevalesco,
inguainata come al solito nella sua tutina in latex impoverito, unirà il braccio sinistro a quello destro all'altezza del gomito e con immensa volgaritè sussurrerà " TIE'!"
A- E- I -O -U - YPSILON...