mercoledì 25 maggio 2011

Incarcerabile




E' quasi ora.
Non ci resta che aspettare con ansia l'esito del ballottaggio del prossimo week end.
Nel frattempo, come da copione consolidato, si susseguono appelli, promesse, voltafaccia, tradimenti, scongiuri e spergiuri.
La Moratti promette di cucinare le multe inflitte ai milanesi negli ultimi vent'anni e poi mangiarsele.
WonderSilvius invece invoca un'invasione di cavallette, alieni, extracomunitari, zingari e gay trinciacristiani.
Io sinceramente mi intenerisco solo di fronte a questo accoratissimo appello di Laura Pausini.
Lei soffre davvero ed io per questo la rispetto.


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martedì 17 maggio 2011

Fusse che fusse...

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Peppè peppè peppè, peppè peppè peppè…

Io non lo so, magari mi sbaglio, ma ho una leggera sensazione che mi piace parecchio.
Negli ultimi mesi ho spesso criticato i modi di fare e di pensare tipicamente " Italioti ". Beh, forse almeno in parte mi sbagliavo.
Le recentissime elezioni amministrative mi hanno piantato in testa un dubbio assai forte e ora mi domando se sia giusto o meno rivedere alcune mie considerazioni.
Il clima di incertezza riguardo al voto era forte assai e anch'io, confesso, non nutrivo particolare fiducia circa un cambiamento sostanziale.

Stasuera- stasuera, mio amico Charlie Brown, Charlie Brown…

Invece guarda un po' l'italiano che te fa?
Prende e quando meno te l'aspetti, invece di declamare lamentele e piagnistei da bar, galleggiando a stento nel mare magnum del qualunquismo orripilizio per poi disinteressarsi gaiamente del diritto di voto, ti si presenta alle urne e ti spara in faccia tutto il suo sbomballamento di palle.

Brigitte Bardot Bardot!

Io, per carità, non mi sento di sbilanciarmi, ma mi sorge il dubbio che qualcosa stia cambiando.
Mi fa capoccella la speranza che quello che facciamo, stia servendo davvero a qualcosa.
Mi punge vaghezza che forse molto presto questo carinissimo paese, terra di santi e navigatori, patria di pizza e mandolino, diventerà un paese adulto.
Alla fin fine, ve lo dico papale papale, potrebbe finire che questa classe dirigente se ne sgommi a casa.
Non dico che quella che verrà sarà migliore, dico solo che forse ci stiamo svegliando e stiamo dimostrando che, dopo aver accettato veramente di tutto, non riteniamo accettabile l'insulto alla nostra intelligenza.
Aspettiamo un altro po'.
Ora per due settimane regneranno il voto di scambio, la compravendita e il baratto.
Verranno promesse indulgenze ed onorificenze.
Si darà nuovo lustro a poltrone ingiallite, si perdoneranno vecchi tradimenti, nasceranno nuovi amori.
Ne riparleremo presto bellezze mie.
Io però mi preparo al giorno in cui non mi comporterò da signora.
Quel dì infatti la Cesirona, in cima ad un carro allegorico manufatto in stile carnevalesco,
inguainata come al solito nella sua tutina in latex impoverito, unirà il braccio sinistro a quello destro all'altezza del gomito e con immensa volgaritè sussurrerà " TIE'!"
A- E- I -O -U - YPSILON...

martedì 10 maggio 2011

Sottosegretaria - La Sora Cesira feat. Beyonce







Celebriamo tutti insieme l'avvento dei nuovi sottosegretari!
Ora finalmente, con l'arrivo di nuovo personale specializzato, riusciremo senza dubbio alcuno
a porre rimedio ai numerosi problemi della nostra splendida penisola.
Evviva! Benvenuti!

SOTTOSEGRETARIA ( Di Sora Cesira - Beyonce )

Undersecretary, Sottosegretaria
we sistemate qua...

me deputate was miracolate but don't guadagnate abbastanz
too much lavorate and without the car of state the parliament is big distanz

a friend said it's strange but if partito you change you have a big ringraziation
you get a poltron with benedizion and anything else to do

In a year to do a mazza euro trecentomil
pays the italian with the tax to pay me botulin

in a year to do a mazza there's autist for me
ke me port to do the massage anticellulite

in a year to do a mazza euro quarantamil
i intasc with panz all'aria just to stay tranquill

in a year to do a mazza euro settantamil
for the autists ke me port outside to do favill

in the minister don't know who i am because proprio i don't go
you ask in that place the form of my face the portier will answer " Boh! "
but once i stopped there, going to parrukkier, i needed to the cacca
i asked a permess but wasn't concess and i had to use the bar

mercoledì 4 maggio 2011

La Sora Cesira e Plinio al royal wedding- parte seconda

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Beh, che vi devo dire che mi sono divertita al royal wedding? Proprio no guardate.
Innanzitutto appena sono arrivata in chiesa con Plinio, quella specie di pizzardoni vestiti da Goldrake non ci volevano far entrare. Io gli ho mostrato l'invito e gli ho gridato " Arrived in the cassett of the post in the my house! ".
Quelli facevano finta di non capire, così, approfittando dell'arrivo di Kate, ho preso Plinio per il bavero del frac in teflon impoverito e, fra le scintille dell'abito, l'ho trascinato dentro.
Non ho fatto in tempo a girarmi che mio marito aveva già dato il cellulare alla duchessa di Kent per farle scattare una foto di lui con Beckham.
Io gli ho intimato di non importunarla e di sgombrare il passo perché c'era Pippa che doveva passare con lo strascico della sposa.
Plinio appena ha sentito la parola " Pippa " si è sbrigato a giurare che lui aveva solo le mani in tasca. Che vergogna…
Non credo che andrò di nuovo ad un royal wedding insieme a Plinio.
Al buffet mi ha fatto veramente vergognare, e non solo per quello che ha mangiato e per come lo ha mangiato.
Ad un certo punto il demente è andato da Elton john e gli ha chiesto se poteva cantare al secondo matrimonio di sua sorella Monia al ristorante
" Lo scorticasuocere ". Il signor Elton, che è una persona molto gentile, gli ha cortesemente spiegato che per ora non suona dal vivo perché ha un figlio piccolo.
Plinio non contento gli ha chiesto chi fosse la mamma e il signor Elton gli ha presentato il suo compagno.
Mio marito, che vi garantisco me lo ricordavo di intelligenza scarsa ma non così, gli ha fatto un baciamano sudatissimo e lo ha chiamato per tutta la sera " Signora Elton John ", sostenendo peraltro che era una bellissima donna e che con i capelli lunghi sarebbe stata ancora più bella.
A metà serata però si è reso necessario l'uso della mazzella, che fortunatamente avevo con me.
Tutti sapete che ad un royal wedding è obbligatorio il cappello. Io avevo una specie di copricapo ricavato dal telo del subbuteo di mio figlio Fausto Kevin, montato su un reggi uovo di Pasqua di marca ignota.
Beh, vi confesso che rispetto a tanti cappellini facevo la mia porca figura, soprattutto rispetto alle figlioline ( Che Dio le aiuti per quanto magnano ) della dottoressa Sarah Ferguson. Quando il mio consorte le ha viste infatti, è sbottato in una risata orrenda, con tutti pezzi di cibo in mezzo ai denti.
La sua bocca sembrava un mazzo di chiavi arrugginito.
A quel punto non ci ho visto più e sotto al tavolo gli ho dato una mazzellata e gli ho rotto in tre parti il mignolo del piede destro, così impara a portare rispetto.
Purtroppo o per fortuna ce ne siamo stati un po' in disparte, specie quando Plinio mi ha confessato che il nostro invito lo aveva fatto il suo amico Oreste per provare lo scanner nuovo.
Semplicemente, una volta partito lo scherzo, nessuno aveva avuto il coraggio di dirmi che era tutto finto e che nessuno ci aveva mai invitato.
A quel punto, in mezzo al salone delle feste di Bakugan palace, ho sfoderato nuovamente la mazzella e, posseduta da tutti i demoni degli inferi più infimi, ho rincorso Plinio fino a che, ormai sfinito e ubriaco come un contadino uzbeko a Gennaio, ha deciso di non opporre più resistenza.
Kate è rimasta molto impressionata dal sistema della mazzella e mi ha chiesto delucidazioni in merito.
Io l'inglese l'ho imparato al " Garbatella istitut ov the inglish linguagg" e quindi direi che è perfezionabile, parecchio.
Tuttavia mi sono fatta capire, più con la pratica che con l'orale, infatti a fine serata William, specie dopo che ha fatto una battuta sul culo di sua cognata, era gonfio come il gozzo di un pellicano.
Mentre vi scrivo c'è Plinio che sta tentando di chiamare un numero verde per matti col botto, convinto che sia il cellulare di Carlo d'Inghilterra.
Lo scemo si è comprato un paio di scarponi da punk e dei pantaloni verde ramarro, ricavati credo da un coprimacchina , che evidenziano l'esiguità e la malinconia del suo sesso, sottolineando tragicamente anche il mio immane senso di sconforto.
Plinio è convinto di fare un rientro molto " Fashion " a Roma.
Il poveretto non ha capito di non poter scommettere neanche sul suo ritorno in patria, perché io questa volta lo butto dal treno.