giovedì 23 dicembre 2010

Natale...finalmente...daje va....

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Finalmente il natale è arrivato. Veramente.
A Dio piacendo domani sera, dopo le ultime coltellate per aggiudicarsi il tabellone della tombola, tornerà la pace.
Non so voi ma io in questi giorni ho assistito a dei bellissimi episodi di violenza urbana.
Ho visto un ragazza appena adolescente che strappava con le mani il parafango del "pandino" di una novantenne, ho assistito ad una scazzottata per aggiudicarsi l'ultimo tocco di parmigiano in offerta, ho testimoniato a favore di un distinto signore aggredito da due suore col cric.
Adesso non resta che farsi gli auguri per questa santissima ricorrenza e per un anno nuovo che viste le premesse si annuncia molto peggiore di questo.
Noi a casa faremo una bella cenetta per la vigilia.
Il menù sarà molto ricco e comprenderà, come da tradizione, la " Matrioskorata".
La suddetta specialità non è un pesce proveniente dai freddi mari del nord, bensì un' invenzione di mio marito Plinio il quale, sapendo che è vigilia e in teoria non si dovrebbe mangiare la carne, compra un'orata obesa e la farcisce di fegatelli, spuntature e frattaglie , pensando che nessuno se ne accorga.
La " Matrioskorata" è un premio per i sopravvissuti alla lasagna di Mariona, mia epica vicina di casa, che ogni anno riesce a partorirne una versione più infame del natale precedente.
Pensate che nella lasagna delle passate festività sono stati rinvenuti dei feltrini da comodino e la figurina dell'Albinoleffe dell'album panini.
I nostri vicini di casa hanno persino diffidato legalmente la povera Mariona dal replicare il pregiato piatto. Niente da fare, lei ci tiene troppo e anche quest'anno ce ne rifilerà una succulenta porzione.
Del tasso alcolico della serata si prende cura mio cognato Pierino, detto " Piurino" perchè a metà serata si piscia sempre sotto.
Piurino, che ogni anno fa una colletta per comprare il " vino bbono ", come dice lui, è in realtà un ignobile riciclatore di " Tavernello " e, come se non bastasse, allunga pure quello con massicce dosi di alcol puro.
Pensate che la scorsa vigilia la mamma di Plinio, ubriaca come una contadina uzbeka, si è spogliata nuda e ha fatto 35 palleggi di sinistro con una candela di padre Pio dal peso di sette chili, poi è caduta e si è fratturata la dentiera.
Tutto sommato però la vigilia mi diverte tanto ed è un pretesto per vedere i parenti che si frequentano di meno durante l'anno.
Quest'anno, fra gli altri, ha già confermato la sua presenza zia Sarah Mariah, finalmente uscita di galera dopo un' impercettibile condanna per truffa.
La zia è di professione "acrobata stradale", ossia si butta sotto alle macchine piccole in corsa e si fa risarcire dall'assicurazione.
L'anno scorso però è stata investita per dodici volte sulle strisce da dodici " Daewoo matiz" diverse, quindi forse si è sparsa un po' la voce e sono sorti alcuni sospetti.
A cena ci saranno anche mia sorella Desdemona detta Desdy e suo marito Kabir, fachiro del circo di Water Togni.
Pensate che persino Kabir, che di professione ingoia spade e mastica chiodi, non è riuscito a digerire le lasagne di Mariona.
A mezzanotte infine si scarteranno i regali.
Quest'anno però non mi fregano come gli anni scorsi.
Stavolta sono andata da " Fai faville con tutto a mille " e con due soldi ho preso un pensierino a tutti.
Ho comprato un portarotolo di carta igienica del Lecce che siccome è giallorosso basta che cancello la scritta e diventa della Roma. Oltretutto ha la radio e le lucine ad intermittenza.
Poi ho preso sei confezioni regalo di profumo e bagnoschiuma " Eau da bau", poi però ho scoperto che è per cani, quindi conto di coprire l'etichetta in qualche modo sperando che non se ne accorga nessuno.
Un'altra cosa geniale che ho trovato è un ombrello che diventa machete, che diventa livella, che diventa guinzaglio, che diventa bastone da passeggio, che diventa stendino, che diventa lucchetto da bici. Secondo me se lo litigheranno insieme al portabanane in pelle e alla tavoletta del cesso che parla cinese.
Beh amici miei, che dire, vi auguro un fantastico natale e spero di ritrovarvi tutti più felici con il nuovo anno.
Permettetemi di omaggiarvi con le liriche festive di zio Faustino, uomo di poesia e finissimo dicitore, che quest'anno ha voluto esprimersi così:

" E pure st'anno arriva er bambinello
cor bue, Maria, Giuseppe e l'asinello
e noi che fra regali e panettoni
se semo già spaccati li cojoni

E mentre la cometa in cielo avanza
io faccio 'na capanna de sta panza
e pe dì grazie quanno che ho finito
ve faccio un rutto allorsì che ho gradito

Spegnete 'ste lucette, quanto spreco
c'è l'urlo de chi ha fame a facce l'eco
ma poi ce penso bene, cosa vuoi
ma l'importante è che magnamo noi."

lunedì 20 dicembre 2010

La Sora Cesira ama il buon cinema!

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La vostra Cesira sente tanto il bisogno di consigliarvi un buon film per le vacanze di natale.
L'altra sera ho visto un piccolo capolavoro con quella cozza di Angelina Jolie.
La piccola perla si intitola " Salt " ed inizia con la nostra eroina in mutande di pizzo che viene torturata in una prigione coreo-cino-giapponese da alcuni tizi che non la degnano di uno sguardo se non per corcarla di mazzate.
Alla fine però il suo maritino, che di professione fa il ragnologo e ha la casa piena di vedove nere, insieme alla Cia di cui la nostra cozza fa parte, la salva scambiandola con un coreano mezzo morto.
Lei si chiama Salt, ma secondo me è un soprannome perchè durante il film zompa da una parte all'altra senza farsi manco un lividino sulle ginocchia.
Ad un certo punto infatti arriva un russo che l'accusa di essere una spia russa pure lei, che infatti lo è, però buona.
Allora lei salt dalla finestra della Cia dopo aver fatto un bazooka artigianale con una zampa di tavolino, un estintore e il cordino di un tampax.
La Cia giustamente la insegue e allora lei salt da un cavalcavia e atterra sopra ad un t.i.r. in corsa, però siccome viene raggiunta, lei risalt su un'altro t.i.r. e poi sopra la moto di un poveraccio che passava di lì per caso.
A questo punto torna a casa dove la Cia ancora non aveva pensato di andarla a cercare.
In casa lei ha già pronto uno zainetto da fuga con dentro due pistole, qualche bomba a mano, i nuvenia pocket, un paracadute, l'enterogermina,
l'agenda casa di suor Germana, le miccette, le camille del mulino bianco e un po' di veleno del suo ragno preferito perchè non si sa mai.
A questo punto la Cia je la fa' ad arrivare, ma lei salt dalla finestrella del cesso e corre a prendere la metro perchè deve ammazzare il presidente russo e ha paura che se va in macchina con tutto il traffico che c'è durante le feste finisce che arriva tardi.
Fortunatamente la metro americana è tanto comoda e anche se va molto veloce lei riesce comunque a fare un salt in corsa e ad atterrare
senza un graffio nella stazione giusta e ad ammazzare con comodo una settantina di poliziotti e il presidente russo.
Colpo di scena! A questo punto la nostra cozza arriva nel rifugio di tutte le spie russe che intanto le avevano rapito il marito.
I Russi infatti mica pisciano dal ginocchio e per vedere se lei è veramente fedele le ammazzano il marito per prova.
Lei chiaramente non batte ciglio, ma dopo aver aspettato qualche minuto fa un salt rovesciato e ammazza sei o settecento spie russe.
A questo punto si capisce che lei è una spia dal cuore d'oro e che in realtà vuole salvare l'America da una guerra orribile.
Allora si traveste da uomo e ne esce fuori una specie di trans non operabile con la voce di Sandra Milo, però i due metronotte che sono di guardia alla casa bianca ci credono e la fanno entrare scambiandola per un marine, che se lei è un marine io sono un teletubby.
A questo punto si confronta con il vero cattivo che vuole uccidere il presidente degli Stati Uniti, che se fuori da casa sua c'ha di guardia due metronotte, di scorta c'ha i cuccioli cerca amici.
Il presidente degli U.S.A. allora lancia un attacco alla Russia dalla sua valigetta nucleare in pelle umana irachena e a quel punto scatta un conto alla rovescia bellissimo che dice " 100…99…98….fino a 3…2….1" e poi parte con " Sto per lanciare eh…" , " Aooo se non mi dite niente io lancio…",
" E daje nun scherzate co' ste cose!!", " boh…se lo dite voi…", " Vabbè, io aspetto n'artro po' ma poi lancio eh…!" A quel punto la nostra spia buona fa un salt triplo e atterra sulla valigetta disinnescandola.
Ma non finisce qui… a questo punto dopo tutto 'sto casino un buono della Cia la prende in custodia e la porta sull'elicottero dei servizi segreti, lì scopre che in realtà Angelina ha salvato sia il presidente americano che quello russo e le dice una cosa geniale:
Le propone di mettersi in salvo tuffandosi in un lago gelato da duemila metri d'altezza.
Lei prima gli dice " Gentile ma ringrazio" poi però lo saluta e salt.
Io non so se questo film finisce con lei che si sfrantuma, perchè siccome grazie al cielo l'ho scaricato, gli ultimi dialoghi sono in Swaili con sottotitoli in curdo, poi ad un certo punto appare una signorina bionda che fà un lavoretto strano strano ad un tizio, infine ci sono i titoli di coda di " Centovetrine".
Ci credete però che mi sono divertita tanto tanto?

lunedì 6 dicembre 2010

la Sora Cesira e Il natale italiota

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Sono così felice che sia quasi natale!
Il natale in Italandia è sempre il più bello del mondo. Si fanno delle bellissime risse per entrare al centro commerciale, si stipulano contratti cravattari per acquistare televisori in 3D, così si possono scoprire nuove dimensioni del nano delle meraviglie e seguire " Distretto di polizia" con gli occhialini da sole.
Si cede il quinto, il sesto, il settimo dello stipendio perchè i bimbi vogliono la bambola " Scureggina" a grandezza naturale, quella che prima dice " Mamma ho mal di pancino ! " e poi inquina il salotto con una zaffa da somaro anziano.
E poi si va tutti a vedere il cinepanettone!!
Che bello avere la certezza che anche quest'anno Cipollino ci accoglierà nello splendore della sua italica comicità!
Che bello poter vantare una tradizione così longeva e artisticamente gloriosa nel mondo.
I nostri cinepanettoni funzionano così tanto che neanche ad Hollywood riescono a fare di meglio. Loro hanno attori e mezzi straordinari ma fanno delle boiate pazzasche tipo " Avatar " che alla fine è tipo un giochetto della Playstation.
Noi italiani invece ci mettiamo i contenuti e tanta tanta comicità, per grandi e piccini.
Noi ormai non abbiamo più niente da invidiare agli americani, tanto che abbiamo anche gli outlet.
Gli outlet sono dei posti dove, se sei bravo e fortunato, puoi fare ottimi affari.
Se invece sei un imbecille, puoi prendere un sacco di fregature e vantartene perchè sono di marca.
Vinicio, il marito della mia vicina di casa Mariona, ha comprato un cappotto di gatto morto di Calvin Klein ( che lo ha disegnato da ubriaco).
Il cappotto, in stile cosacco e con un pelo irsutissimo e maleodorante, era leggermente fallato.
Il fallo consisteva in uno squarcio di un metro quadro all'altezza del ginocchio.
Vinicio però è così fiero del suo cappotto che non permette a nessuno di accarezzarlo.
Nei centri commerciali durante il santo Natale si può assistere a tantissima cattiveria.
Ci sono quelli che si accoltellano per l'ultima WII disponibile, quelli che si nascondono i cotechini nelle mutande e pure quelli che travestono i loro bimbi da angioletti
e gli fanno chiedere l'elemosina fuori da "Media world" mentre loro acquistano oggetti irrinunciabili.
Quest'anno se non hai lo smartphone sei troppo out. Pure i tuoi figli rischiano di essere picchiati a scuola.
Lo smartphone è obbligatorio e basta. Lo compri e quello, mentre tu stai tranquillo e fai qualcos'altro, ti si collega a internet.
Ogni tanto si può assistere ai suicidi di massa di quelli che nel contratto con il gestore telefonico non hanno sottoscritto una tariffa " Flat " o tutto compreso.
Però a suicidarsi sono quasi sempre quelli che hanno i figli, perchè non possono ipotecare la casa.
La TIM , ineguagliata maestra della criptotariffa telefonica, lancia delle offerte bellissime.
Anzi, le fa lanciare a Belèn.
I maschi ci cascano tutti. Mio marito Plinio compreso.
Lui adora Belèn ed è pronto a fare tutto ciò che lei gli ordina.
L'altro giorno vestita da Babbessa Natalessa gli ha ordinato di incatenarsi alla tariffa " Christmas rovinatutti ": parli gratis con tutti con solo 150 euro + Iva di scatto alla risposta.
Anche chi ti risponde paga e quindi nel nostro quartiere c'è gente che quando incontra Plinio scaglia via il telefono.
Spero solo che questo Natale non faccia tanti feriti come quello del 2009.
Lo scorso natale infatti mia cognata si è fratturata un gomito per sottrarre un Gormito ad una signora anziana che si è difesa con un Bakugan fomentato da un cucciolo cerca amici.
Mia figlia Jolanda Sue Ellen invece è stata picchiata da due incartatrici di regali del centro commerciale di Spinaceto.
A proposito, ma chi ha detto che a natale si è tutti più buoni?
Beh, lasciatemi dire e smentitemi se potete.
Natale è il periodo più crudele dell'anno.
La beneficenza è un modo " politically correct" per smaltire i resti dei cenoni e i regali orripilanti.
A Natale non si ha materialmente tempo per aiutare chi ne ha bisogno.
Se sei solo, a natale puoi pure morì.
Esiste qualcosa che più di natale accentui le differenze sociali e di ceto?
A natale Plinio mi regala, ormai da vent'anni, il panforte del suo pacco aziendale.
Questo natale però, tanto per rimanere in tema, se osa, lo corco e lo lascio a digiuno.

giovedì 2 dicembre 2010

la Sora Cesira sfida il calendario Pirelli

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Io devo chiedere scusa a tutti per l'equivoco.
Qualche giorno fa, nella consueta frenesia ed indecisione per i regali di natale, mia figlia Jolanda Sue Ellen mi ha proposto un 'idea che sulle prime mi è parsa fantastica.
Pensate, mi ha proposto di realizzare un calendario, tipo quello della Pirelli, da donare a parenti e amici.
Che bella pensata!
Mi sono messa subito al lavoro ma non avendo mai sentito parlare di 'sto calendario Pirelli e non avendo il coraggio di confessare la mia ignoranza, ho associato
il tutto a gomme e copertoni e di conseguenza mi sono messa alla ricerca di personaggi all'altezza della situazione.
Per Gennaio avrei scelto il Sor Sergio, detto volpino, non perchè sia furbo (ha il Q.I. di un germoglio di soia) ma perchè in costume da bagno ha il fisico di un cane volpino denutrito.
Febbraio e Marzo invece sono i mesi di Mariona, la mia storica vicina di casa.
Lei pesa due/trecento chili e ha peli lunghi e canuti come un somaro vecchio. Sinceramente credo che in un mese solo non riesca ad entrare.
Per il mese di Aprile avrei scelto Matilde Raffazzoni detta " Boccadirosa". Matilde non è una brutta signora, ha solo un problemino con l'alitosi, ma siccome nel calendario se non ammuffisce la carta non si dotrebbe notare, come mese primaverile dovrebbe fare la sua porca figura.
Pensate che la povera Matilde una volta ha fatto svenire un cavallo della polizia solo per chiedere un'informazione.
Maggio e Giugno sono i mesi del copertone centrale.
Beh, chi meglio di Celestina, moglie dell'eroico Severino?
Celestina ha più curve del circuito di Imola, peccato però che siano tutte al posto sbagliato.
La curva più bella ce l'ha fra le gambe dove i bambini a volte riescono a passare con tutta la bici.
Celestina inoltre ha un toupè di sorcio morto in testa e, incredibilmente, si reca regolarmente dal parrucchiere " Renatino hair fashion " a fare i colpi di sole, che su di lei hanno l'effetto di una sgommata sulla melma.
Ad un certo punto però, mentre stavo per assegnare a mio marito Plinio il titolo di copertone dell'anno, Jolanda Sue ha fatto irruzione nella mia stanza.
" Aaaaaa mammaaa! Ma che daveeeero?!!! Ma che nun c'hoo sai che er calendario Pirelli è na specie de calendario storico andò ce stanno popo le mejo modelle ?!!"
Ebbene sì, ho dovuto imparare la lezione.
Sono venuta a conoscenza del fatto che il Pirelli, oltre ad essere colmo di creature che nostro Signore ha senz'altro privilegiato in fase di assemblaggio, è anche un prodotto cult con fotografie di artisti di fama mondiale.
Pensate che quest'anno il tema è la mitologia, inoltre per la prima volta hanno posato anche gli uomini.

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Sfogliando le varie pagine ho benedetto un tizio vestito solo di fili d'oro che per coprirsi le vergogne usa una specie di catino da bucato, che Dio gliene renda merito,
sfidando così le invidie dell'uomo mortale e la rabbia della donna ormai morta o rassegnata al ricordo di una pochezza esasperante.
Io sinceramente non credo che vorrò mai in casa un calendario del genere, anzi, credo proprio che proibirò a chiunque di introdurre l'oltraggioso oggetto.
Appenderò come sempre il calendario omaggio della macelleria Sdrumelli, quella dello slogan " Che sia amore o che sia affetto, tu infilace er filetto ".
Ormai ho le mie certezze e tutto sommato preferisco barcamenarmi fra i miei copertoni d'appartenenza.

mercoledì 1 dicembre 2010

La sora Cesira, Avetrana e l'Italia un po' guardona

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Ma anche basta...
Io non voglio andare all'estero, tornare e trovare ancora due pagine di quotidiano sull'omicidio di Avetrana.
A me dispiace infinitamente che quella poveretta sia morta. Mi dispiace proprio tanto.
Ma mi dispiace pure che i media italiani non riescano a farsene una ragione.
Quella povera ragazza é morta. Sicuramente l'hanno ammazzata quei due, chi più chi meno.
Adesso peró se i Ris non sono in grado di accertarlo bisogna chiamare quelli di CSI o di Ncis o di Criminal minds.
Ma soprattutto bisogna sprangare i confini di Avetrana prima che ci nascano parchi gioco o centri commerciali.
Bisogna trovare un hobby o un lavoro a Bruno vespa, tipo fargli condurre "La prova del cuoco" o iscriverlo a tennis, e bisogna anche dire a quelli di "Matrix" che se promettono di smetterla con questa storia, prima o poi gli faremo succedere un attentato sanguinosissimo in diretta,in esclusiva.
Ma con Avetrana basta.
Ma come abbiamo fatto a trasformarci in un popolo di guardoni?
Ma allora i guardoni veri?Devo arguire che quelli che guardano le coppiette e si fanno le pugnette sono dei tipini tanto sani.
Li abbiamo stigmatizzati per anni e adesso saremo costretti a riconoscere che il loro è un normalissimo hobby.
Loro almeno non si gingillano il pistanciollo davanti ad un'impronta digitale o ad un lembo di lenzuolo macchiato di sangue. Loro sbirciano tettine e culetti e, se tanto mi dá tanto, il loro mi sembra un passatempo innocuo ed economico.
Comunque, bando alle ciance, a me non interessa sapere chi ha ucciso Sarah Scazzi o meglio, mi interesserà quando le indagini saranno concluse e si avrá un colpevole.
Io non voglio partecipare per forza all'inchiesta solo perché sono in possesso di un televisore o perché compro regolarmente un quotidiano.
Quindi, che sia stato lo zio, la cugina, la suocera, Provolino, Mister potato o Jeep robot d'acciaio, datemi tregua.
Non voglio più vedere familiari, avvocati, periti e presunti tali.
Non mi interessa sapere la distanza misurata in micron fra la porta del garage e la prima impronta utile.
Non voglio sapere cosa ci hanno fatto col cellulare di quella poveretta, non mi interesserebbe neanche se ci avessero chiamato le hotlines con le porno signorine.
Io so solo che non voglio più vedere la faccia o sentire la voce dei familiari di quella poveretta, personaggi tra l'altro inquietanti assai.
Esigo di non dover ascoltare per forza l'opinione degli avvocati di parte.
E poi pretendo il numero di telefono della ditta che come oggetto sociale ha la produzione dei plastici per Bruno vespa.
Sapete una cosa?
Come abbonata ( giammai pagante ) della Rai tv esigo che vengano rispettati i miei diritti.
Anche come abbonata alla tv satellitare.
Quindi adesso, se non volete che la mia ira raggiunga vette inesplorate, mettetemi subito le repliche di "commesse" e il meglio di "protestantesimo".