venerdì 28 maggio 2010

Le disavventure della famiglia Briatore

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Io proprio non lo so di questo passo dove andremo a finire.
La storia si ripete sempre e inevitabilmente sono sempre i più deboli a pagare.
L'altro giorno si è compiuta l'ennesima ingiustizia, questa volta ai danni di una mamma, di un papà e di un neonato.
La famiglia Briatore si trovava a prendere un po' d'aria in mezzo al mare, con l'imbarcazione di proprietà.
All'improvviso, come ne " I pirati dei Caraibi", sono saltati a bordo una manica di finanzieri e con la scusa che i Briatore non avevano pagato le tasse sulla benzina, gli hanno sequestrato la barca. Io ho trovato una clamorosa analogia con una vicenda capitata a Plinio e me all'altezza di Poggio Catino.
Tanti anni fa infatti ( Plinio aveva ancora la 126 ), una pattuglia della stradale ci intimò l'alt per aver percorso una ventina di metri sulla corsia d'emergenza.
Io in quel periodo stavo allattando Fausto Kevin, che penso avesse all'incirca due mesi perchè al terzo già mangiava le fettine panate.
L'altra mia figliola, Jolanda Sue Ellen, aveva appena rimesso la peperonata di mia cognata e il povero Plinio, pur di accostarsi al lato della strada, aveva imboccato la corsia d'emergenza.
Non vi voglio dire la sgradevolezza di questi poliziotti farabutti che oltre a non capire il disagio di due poveri genitori hanno anche voluto spulciare tutti i documenti della macchina.
La prima obiezione sollevata ricordo che fu per la foto della patente di Plinio. Plinio i capelli li ha persi verso i diciannove anni, e per gli anni a seguire ha indossato una specie di toupè di pelo grigio che era convinto gli stesse benissimo. Invece sembrava una boccia da bowling ingroppata da un gatto randagio.
I poliziotti sostennero che la patente fosse falsa e pretesero di vedere il libretto di circolazione che però era nel cruscotto frigo insieme ai cannelloni.
Inoltre diciamo che Plinio la macchina non l'aveva proprio presa dal concessionario. L'aveva ordinata a Peppe Sdruma, che una volta incamerato l'ordine, l'aveva rimediata nel giro di una settimana. Quindi non è che uno potesse cavillare sul libretto.
Comunque il risultato alla fine fu che la 126 ci venne sequestrata e che fummo scaricati sulla strada insieme al tavolo da picnic, alla borsa frigo, all'ombrellone e a sette teglie di timballo.

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Ora io dico, ma con tutti gli evasori, i ladri, i delinquenti, i corrotti e i mafiosi, ma le vogliamo lasciar perdere le famiglie per bene?
Alla fine la povera Elisabetta Gregoraci Briatore, a causa del trauma, ha smesso di produrre il latte per Nathan Falco il quale, abituato al" Billionaire milk " , adesso pretende di ciucciarsi le tette di Belen Rodriguez.
Papà Flavio Briatore invece, prima ha dovuto impacchettare tutte le cose del bambino, poi ha dovuto scaricare le teglie, gli ombrelloni e tutte le comodità che aveva approntato per trascorrere un sereno week end.
Alla fine, visto che la sua adorata moglie il latte proprio non lo produceva più e che se qualcuno proprio doveva essere allattato da Belen, quello doveva essere lui, ha portato la famigliola a Londra, dove si sa che sono molto più civili di noi.