mercoledì 14 aprile 2010

"Ti lascio una canzone"...ma anche no...

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A volte i dolci pasquali non fanno tanto bene.
Io purtroppo ho avuto la sfortuna di incappare in una colomba allucinogena. Avevo in casa un piccolo residuo pasquale che francamente reputavo ormai disinnescato, così, colta da un repentino calo di zuccheri, ne ho approfittato.
Passata circa una mezz'ora, totalmente impanicata, ho chiamato il numero verde della Paluani e gli ho spiegato che, dopo aver mangiato una fetta di cioccocolomba mandorlobullonata, ho cominciato ad avere delle visioni bruttissime.
Ho spiegato alla gentile signorina che mi stavo tranquillamente aggirando fra i satelliti di mamma Rai, quando, a colombo - ingestione ormai avvenuta, sono sbucati i mostri.
Io di mostri nella vita ne ho visti tantissimi. Ho visto Dracula, Frankenstein, Belfagor, Domenica in, il Tg4, le navi della Tirrenia, le Winx e le scarpe Geox. Ma quello che ho visto sulla Rai è stato francamente troppo.
C'era Tina Turner nel corpo di una bimba di tre anni. I Pooh, tutti e quattro, in un bambino di sette. Albano si era invece impossessato di alcuni fanciulli in età prescolare.
C'era il Minatauro, una specie di feto con la voce di Mina. C'era anche l'ecografia di un bambino al sesto mese che cantava " respect" di Aretha Franklyn.
Alcuni si lamentavano di qualcuno che gli aveva infranto i sogni, altri ricordavano amanti sensualissimi, altri ancora si aggiravano di notte nel metrò.
Ad un certo punto è arrivata quella poveretta di Arisa, quella della sincerità imprescindibile, che, dopo aver duettato con una di queste creature orrende, mentre tornava dietro alle quinte, è stata palpeggiata da un pupo di undici mesi che parlava al cellulare.

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Questi bambini sono delle cose brutte brutte. Falsetti come i loro li ho sentiti solo dai "Cugini di campagna" e dalle suore polacche, vibratoni di tale caratura, solo nelle feste di piazza.
La Paluani, dopo un piccolo consulto, mi ha risposto che le loro colombe diventano allucinogene solo dopo la data di scadenza e che quindi, probabilmente, se la data sul fondo della confezione era corretta, mi ero solo imbattuta in una replica dello show televisivo " Ti lascio una canzone", con Antonella Clerici.
Io ho cominciato a sbraitare che non poteva essere vero e che mi dovevano le spese mediche ed un risarcimento.
Loro, inflessibili, mi hanno confermato che, a meno che io non avessi ingerito per errore " Cioccocrackino - l'uovo per la mamma che va in disco col piccino", non avevo alcun motivo di sospettare una qualsivoglia intossicazione.
Le cose sono due: se mi hanno drogato per sbaglio se la vedranno con il mio avvocato. Io se mi drogo voglio esserne consapevole e comunque voglio leggere il menù.
Se invece, e non ci voglio credere, quello era veramente lo show della Tv, la prossima volta che uno dei miei nipoti mi canta " Le caprette ti fanno ciao", gli sputo.

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