venerdì 23 aprile 2010

Quello che le donne ( a parte la Sora Cesira ) non dicono. Puntata 1 - Le puzze.

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E' giunta l'ora X. Non si può tornare indietro. Finalmente, tutto quello che le donne non hanno mai detto, vi verrà svelato con attenzione e dovizia di particolari, attraverso la maestosità della blogosfera.
Tanto per chiarirci, sappiate che non tralascerò niente. Sarò cruda e opinabile, ma sfido una qualsiasi donna, anche angelicata o con procedure di beatificazione regolarmente avviate dalla Santa sede, a smentire le mie parole, a intralciare la spietata esposizione dei fatti.
Parlerò di ciò che noi donne siamo, non di cosa saremmo o di cosa vorreste che fossimo.
Parlerò dei nostri pensieri, delle nostre azioni, dei nostri desideri. Forse, dopo, ci frequenterete di meno.

3...2...1...

Corollario: le donne fanno puzze tremende perchè si gonfiano con facilità.

Le donne, si sa, e oltretutto lo possono testimoniare la moltitudine dei gastroenterologi di vostra conoscenza, soffrono sia di colite che di gastrite.
La donna, già nella fase post adolescenziale, comincia a trovarsi in grossa difficoltà dopo aver ingerito legumi, verdure cotte, frutti ricchi di fibre, latticini e derivati del grano.
La donna, in pratica, dovrebbe cibarsi di bacche e amore, eventualmente anche di sole bacche.
Qualsiasi altro alimento presente nella moltitudine degli scaffali di un supermercato, la gonfia orribilmente.
Uomini, sappiate che se mai avrete la fortuna di uscire con una donna bellissima, truccata con perizia e abbigliata con dovizia, non la conoscerete mai abbastanza se prima non la osserverete dopo mangiato.
La donna, già dopo l'antipasto, agogna lo slacciamento del primo bottone e, se ne avesse la possibilità, si strapperebbe i collant. Spesso ella, non vista, se li abbassa fino alle cosce.
Dopo il primo, la sua pancia comincia ad emettere gorgoglii che ricordano quelli di un lavabo otturato.
A metà del secondo, chiederà scusa ed andrà ad incipriarsi il naso.
A questo punto la donna andrebbe seguita ed eventualmente monitorata.
Una volta giunta nel bagno delle signore, dopo aver scambiato con le altre creature della sua specie alcune occhiate complici, la donna comincerà a tossire, nella speranza che il frutto del suo gasdotto, si esplichi in silenzio.
Quel genere di prodotto è universalmente noto come " Soffione".
Il soffione è un grosso sbuffo, spesso innocuo, che di rado produce effetti sull'altrui olfatto ma che, inesorabilmente, annuncia argomenti peggiori.
Il soffione resta tale se viene lasciato subito in libertà. Al contrario, se esso viene inopportunamente trattenuto, si trasforma in "soffietto" o in "trombino".
Entrambe le specie sono assai pericolose. Il soffietto a livello olfattivo, il trombino a livello sia olfattivo che acustico.
La donna, nella sua quotidianità, semina spesso soffioni.
La colpa di una scoreggia si attribuirà difficilmente ad una donna, specie se di modi raffinati e postura aggraziata.
Si tenderà ad attribuire il gesto ad un adolescente, ad un anziano, ad un cane.
La donna, pertanto, si sente libera di uscire, fare spese, frequentare luoghi pubblici.
Il dramma purtroppo l'attende a casa. A casa l'esternatore è culturalmente e sociologicamente l'uomo. La donna, anche in piena confidenza e intimità, spesso preferisce morire nella solitudine di un divano, o, in alternativa, sbattere i cassetti del bagno mentre, in contemporanea, scarica il wc, accende la radio, canta, apre l'acqua e fa cadere prodotti di bellezza.
La donna sa bene che la frequenza sonora di un peto è udibile anche nel mezzo di una tempesta tropicale, ciò nonostante, si costruisce false illusioni e fallaci speranze.
Fateci caso, quando siete per strada e vedete una donna su un motorino che fa finta di alzarsi leggermente perchè le sembra di scorgere qualcuno, secondo voi che fa?
Quando vostra moglie vi abbandona nel mezzo della notte perchè non riesce a dormire, secondo voi, perchè si accampa in salotto?
Quando entrate in camera da letto all'improvviso e trovate la finestra spalancata a Gennaio ed un leggero retrogusto di obitorio, secondo voi l'amarezza giunge dall'esterno?
Non voglio poi entrare nel merito di manifestazioni patologiche quali la " Frolla ", il
" Fischione" o l'orrenda "Straccialenzuola", perchè capisco come, per la maggior parte delle persone, la libera esplicazione di un fenomeno che ancora si configura come un tabù, possa risultare di difficile accettazione.
Spero solo che si possano riscrivere alcune delle regole della civile convivenza ed, eventualmente, in un futuro anche non prossimo, si possa riconsiderare l'animale donna anche alla luce di queste nuove, umanissime, evidenze. Grazie.

Nella prossima puntata : "Il ciclo"

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