venerdì 30 aprile 2010

La Sora Cesira e l' ineguagliabile moda estiva

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Mariona, la mia vicina di casa, l'aveva preannunciato.
L'altro giorno è uscita di casa con un paio di rotelle in testa. Vista dalla finestra sembrava che avesse fatto un frontale con una pattinatrice ubriaca, poi, al mercato, dopo averla vista mentre si incollava il banco di Gennaro il verduraio, non prima di essersi caricata sulle spalle l'indianino che vende l'aglio, ho finalmente capito. In testa aveva il carrello della spesa, quello a quadri scozzesi che cigola come un neonato con la cacarella.
Mariona non vedeva nulla e, procedendo a zigzag, creava danni incalcolabili.
Il giorno dopo ho incontrato la moglie di Santino il portiere. Lei si aggirava per le scale con il secchio sul capoccione.
Alla terza curva, completamente cieca, è inciampata su uno scaracchio dell'ottantenne ingegner Cozza, di nome e di fatto, e ha fatto il bob umano fino in cantina.
Stamattina ho sentito un botto bruttissimo, e dopo esser corsa alla finestra con il terrore di vedere un incidente stradale fra un autobus e un cingolato, ho realizzato che Manuelona
" Prenatal ", così chiamata perchè c'ha una panza tanta che pare sempre in attesa invece attende solo l'ora di pranzo, ha preso in pieno l'apetta dell'arrotino e l'ha rottamata. Lei in testa aveva la busta della Conad.
Se non ci fosse stata la mia figliola Jolanda Sue Ellen a spiegarmi la cosa, non ci sarei mai arrivata. Mai.
Invece lei, quasi con scherno, ha sottolineato quanto io sia poco attenta alla moda dei nostri tempi. Quanto io sia indietro. Ecco, ha usato proprio questo termine.
Lei mi ha mostrato delle foto e mi ha spiegato, non senza difficoltà, che se voglio stare al passo con i tempi, mi devo adeguare. Quest'estate, se non voglio passare per una vecchia ridicola, la borsa la devo indossare come copricapo.

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Sono giorni che mi esercito davanti allo specchio e pare che forse, con un altro po' di esercizio, io ce la possa fare. Ad un certo punto, mentre mi aggiravo per il corridoio con la mia maroccoimitazione di un secchiello di Hermes, è rientrato mio marito Plinio e ha cacciato un urlo orribile.
Il mio Plinio è tanto out. Lui è proprio nemico della moda.
Peccato che quest'estate si dovrà proprio abituare, perchè la borsa frigo, al netto della peperonata, mi dona tantissimo.

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giovedì 29 aprile 2010

La penultima puntata di " Lost ", ovvero, la Sora Cesira contro John Locke

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Vi avevo promesso che avrei svelato il finale di " Lost " e ho deciso di tener fede al mio impegno.
Mi dispiace dover fare un ennesimo riassunto, ma, ai fini delle rivelazioni finali, credo sia indispensabile.
Abbiamo lasciato Desmond insieme a Charles Widmore che, con la scusa di fargli vedere il porno "Un ano vissuto pericolosamente", lo chiude in un monolocale tipo residence a Gabicce mare e lo sottopone ad una tempesta magnetica che gli fa venire il parrucchino elettrico.
Il povero Desmond, nel corso dell'esperienza non piacevolissima, si ricorda che nel suo passato forse ha conosciuto la moglie, che però viveva un'altra vita.
Allora va nel futuro e con la solita scusa tipo "ma io e te non ci siamo già visti da qualche parte" fa la figura del solito sfigato maniaco a cui le donne, piuttosto che dargliela, ci si piantano le erbette aromatiche. Nel frattempo Locke che non è Locke ma è uguale a Locke però è qualcuno nel corpo di Locke, assume il comando di una ciurma di sfigati ma, come si allontana anche solo per fare un po' di cacca in santa pace, quelli lo tradiscono pure con le scimmie urlatrici.
Allora lui, sempre con la faccia lucida e la stessa maglietta cartonata da sei anni, prima spara un po' a tutti, poi, visto che non funziona, promette di far tornare in vita i morti a loro cari, e, visto che non funziona neanche questo, tranne che con Sayid che pur di riavere quel cesso a rotelle di Nadia si travestirebbe da gemella Kessler, giura di far vincere lo scudetto alla Juve anche senza Luciano Moggi.
A questo punto tutti capiscono che è un cazzaro mannaro e approfittano della solita pausa defecatoria per prendere una barca e scappare.
Chiaramente sia Kate che Sawyer, ladra e guardia nelle vita reale, sanno governare benissimo un sedici metri a vela, ma si sa, sono americani.
Immaginate la stessa scena girata in Italia, con una grattaborsette da tram e un appuntato carabiniere impegnati in una fuga in pedalò.
In questo panorama desolante c'è anche la povera Claire che cerca ancora il suo Aaron, ma nessuno ha il coraggio di dirle che lui ormai è cresciuto tantissimo ed è il nuovo cantante dei "Village People".
Ella dunque, devastata dalla perdita del figlio e con i capelli tipo mocio vileda, gira con un fucile in braccio ma non ha il coraggio di sparare a nessuno.
Jack intanto, povero figliolo, non sa mai che fare, e siccome deve far vedere che un po' se la comanda ancora, prende un sacco di decisioni che non condivide manco lui.
In ultimo c'è Richard - Ricardus. Egli, si è scoperto di recente, era già sfigato nel 1200, quando per rimediare un'aspirina per la moglie malata, si fa due settimane di cavalcate nella foresta e, una volta arrivato dal dottore, con le emorroidi come due palline da tennis, si accorge che non gli bastano i soldi perchè c'è la sovratassa notturna.
Allora siccome il dottore non accetta come conguaglio la catenina che la moglie agonizzante aveva trovato nell' ovetto kinder, lui lo ammazza per sbaglio.
Chiaramente Richard - Ricardus viene condannato a morte ma, mentre se lo stanno per cucinare, viene salvato da Jacob, che lo mette su una nave tipo quelle della " Tirrenia" e lo spedisce sull'isola. Lui, potendo scegliere, secondo me avrebbe votato per l'impiccagione.
A questo punto il problema di tutti è capire se bisogna lasciare o no questa benedetta isola.
Un giorno pare di sì, un giorno anche no. Intanto siamo arrivati alla tredicesima puntata con sottotitoli in inglese.
Dalla quattordicesima pare che, per volere della lega, i sottotitoli saranno da Roma in giù, in lucano e da Roma in su, in sudtirolese.
Ho dimenticato di dirvi che Locke non Locke può impossessarsi del corpo di chiunque tipo il film "L'esorcista".
Quindi era lui il defunto papà di Jack , era lui l'orso polare, era lui il fumo nero, era lui la hostess del volo Oceanic, era lui uno dei tampax di Kate, era lui lo spacciatore degli sceneggiatori, e già che c'era, qualche volta era anche se stesso.
Ma adesso, signore e signori, aprite bene le orecchie, perchè sto per svelarvi la penultima puntata.
Richard - Ricardus, per volere dell'isola e di Jacob, che di fatto lo hanno condannato all'eternità, assume le sembianze di Riccardina la monaca birichina e, dopo un lungo gioco di seduzione, concupisce il povero Ben, il quale, non congiungendosi carnalmente con un essere umano da diversi millenni, ha negli slip il lardo di colonnata. Riccardina, dopo aver tentato inutilmente di resettare Ben, tira un imprecazione al clero pellegrino e si propone a Locke.
Locke, che non è proprio entusiasta della fanciulla e preferisce di gran lunga un pertugio creato dalla salsedine nel monumento alla grande fetta
"Valleverde", baratta la prestazione sessuale con le di lei/lui sopracciglia, e ci si fa un toupè col riporto.
Purtroppo, dopo il lungo amplesso con la monaca, Locke si risveglia sulla sedia a rotelle, e mi sembra il minimo.
A questo punto Jack, che nel frattempo ha cambiato di nuovo idea e si è tuffato dalla barca in fuga, capisce di essere legato a Locke da un sentimento forte.
Infatti il buon John, col parrucchino nuovo di zecca, gli ricorda tanto Cesaretta la tranvetta, un trans non operato con cui aveva avuto un flashback, che in inglese vuol dire "Sveltina da dietro".
Jack è triste perchè vorrebbe tanto avere un flash forward, in inglese " sveltina da davanti", con Kate, ciò nonostante, visto che in tempi di carestia ogni buco è galleria, decide di accontentarsi dell'ex pelato.
Da buon chirurgo allestisce una sala operatoria sulla battigia e, al chiaro di luna, sottopone la spina dorsale di Locke ad un'operazione con strumenti operatori ricavati da cespugli e arbusti. All'anestesia ci pensa Sayid col suo alito da cagnone.
Chiaramente Locke si risveglia in piena forma e invita Jack a condividere la stessa tenda per qualche tempo, così per vedere come va.
A questo punto i coreani convincono il pilota Lapidus a decollare con quel trabiccolo dell'aereo Ajira, praticamente una fila di sedili col motore attaccato, tipo md-80 dell'Alitalia. Il velivolo decolla miracolosamente, ma ahime, dopo l'ennesima turbolenza spazio-temporale, si schianta sull'isola dei famosi, dove Jin si innamora, non ricambiato, di Sandra Milo.
Ultime domande da farsi prima dell'ultima puntata:
Dov'è Mister Ecko visto che è l'unico che ancora non si è visto?
Che fine hanno fatto le madonnine piene di roba buona?
Siete disposti, una volta svelato il finale, a partire con me per picchiare gli sceneggiatori con delle grosse mazzelle?

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mercoledì 28 aprile 2010

Cani birichini per menti eccelse

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Ho bisogno di tanto aiuto. La mia mente non arriva dove alcuni esseri umani, evidentemente, proiettano pensieri superiori.
Non capisco. Forse mi devo applicare di più, forse è solo questione di tempo.
Nel frattempo però chiedo il vostro aiuto.
"Naughty dog" nella lingua di Shakespeare vuol dire qualcosa come "Cane birichino".
Ora, questa pubblicità l'ho trovata su un comunissimo inserto femminile di un quotidiano nazionale, ma ho bisogno di capire.
Il cane sarà pure birichino, ma anche la padrona, se è quella della foto, mi sembra birichina assai.
Per non parlare della mente eccelsa che ha partorito questa pagina di contenuti sopraffini.
Ma vi sembra normale che un cane, per quanto naughty, debba essere costretto a questo intimo vis à vis?
Vi pare possibile che un povero quadrupede indifeso debba essere sottoposto a questa visione straziante?
Le cose sono due: o il suo osso è rimasto incastrato nella solitudine della signorina oppure la sua padroncina produce con naturalezza un insano aroma di croccantini. Non so cosa augurarmi.
Nel frattempo mi auguro che per vendere questi capini girociuffa e questi atletici scarponcini da maratonina, non si debba necessariamente ricorrere ad una velatissima vena porno-zoofila. Mi auguro anche che la signorina tratti tanto bene il suo cane, ma che, con le sue amorosissime attenzioni, non si spinga un po' oltre.

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domenica 25 aprile 2010

Lady Gaga feat.la Sora Cesira - Paparatzinger


Lady Gaga feat. la Sora Cesira - Paparatzinger

La Sora Cesira | MySpace Video




Mi chiedo perchè il Vaticano sia così irrinunciabilmente Vaticano.
Un conto è il Vaticano dei libri di storia, dei documentari su Sky, dei film sul medioevo e sulla santa inquisizione.
Ma oggi, diamine, siamo nel ventunesimo secolo.
Oggi bisogna essere un po' più aperti e soprattutto, mentre prima si predicava bene e, magari qualche volta, si razzolava male, oggi,come razzoli male ti sgamano.
Allora, visto che ormai abbiamo capito che voi vaticani avete un po' di difficoltà ad ammettere cose che considerate inammissibili, ma che,ormai vi abbiamo beccato, fate pure voi in abbondanza, perchè non riscriviamo qualche regola di civile e coerente convivenza?
Per esempio, Maria Adele, sorella della mia vicina di casa Mariona, quando si è sposata tanti anni fa', credeva incrollabilmente nell'amore per il suo Sergio detto "Lo svociato", laconico di ugola ma prodigo di tortorate.
La povera Maria Adele, dopo qualche anno di sacro vincolo, ha cominciato a portare una paiolata di corna e, come se non bastasse, ha cominciato ad essere corcata a tempo pieno.
Adesso tralasciamo il fatto che lei ha dato fuoco nel sonno al suo consorte, per sottolineare invece che anche il prete della nostra parrocchia, interrogato sull'argomento, le aveva consigliato di sopportare in silenzio.
Se a Maria Adele, cattolica devota e praticante, fosse stato consentito il divorzio, probabilmente oggi, il pessimo Sergio, non assomiglierebbe alla nonna di Niky Lauda.
Un altro esempio: I nostri dirimpettai, Tony "Recchia panata" e Fulvione "Chiappallegra", sono due distintissimi signori gay. Stanno insieme da trent'anni.
Loro raccolgono i cani abbandonati, aiutano i bambini poveri, assistono i malati e sono sempre pronti a rendersi utili con chi ne ha bisogno.
Sono cattolici praticanti e vorrebbero potersi recare in chiesa senza sentirsi discriminati e senza riconoscere, fra gli officianti, alcuni dei ragazzotti che frequentano i locali a loro dedicati.
E poi 'sta storia dei pedofili.I bambini bisogna lasciarli stare, quindi, siccome sapete benissimo che fra di voi ci sono un sacco di malati e di zozzoni, come ce ne sono ovunque, sarebbe il caso di punirli e non di trasferirli dove i bimbi crescono numerosi.
Ci sarebbe anche gradito che alcuni dei vostri illustri esponenti non esternassero troppo a sproposito.
Mi riferisco per esempio al cardinal Bertone e al vescovo Babini. Qui le cose sono due: o sono malati di mente, e allora li curate, oppure sono a sacra rota di roba tagliata male, e allora gli cambiate spacciatore.
Io sono credente e, pensate, vado anche a messa la Domenica.
Credo nella speranza, nella bontà d'animo, nella buona fede, nel bene. E credo in Dio, che secondo me è un po' incazzato con qualcuno di voi.
Credo anche che ci siano delle splendide persone che dedicano la propria vita alla missione pastorale e al prossimo.
Mi sa che anche quelli sono un po' incazzati con qualcuno di voi.
Ma perchè invece del voto di castità, visto che siamo in un futuro abitato da tentazioni, tette, culi, tv via cavo e sex toys, non fate un voto di modica attività?
Perchè invece del voto di povertà, visto che esistono gli ecoincentivi anche per le Bmw, i vestiti di sartoria e i brillocchi del papa, non fate un voto di sobrio leasing?
Perchè invece del voto di penitenza, visto che alcuni di voi non dovrebbero neanche essere abilitati a confessare il prossimo, non fate il voto di mettervi, di tanto in tanto, una mano sulla coscienza?
Ricordo spesso che, secondo i maya, il 2012 sarà l'anno del grande lavaggio per tutti. Che dite, ce la diamo una sciaquatina preventiva?

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venerdì 23 aprile 2010

Quello che le donne ( a parte la Sora Cesira ) non dicono. Puntata 1 - Le puzze.

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E' giunta l'ora X. Non si può tornare indietro. Finalmente, tutto quello che le donne non hanno mai detto, vi verrà svelato con attenzione e dovizia di particolari, attraverso la maestosità della blogosfera.
Tanto per chiarirci, sappiate che non tralascerò niente. Sarò cruda e opinabile, ma sfido una qualsiasi donna, anche angelicata o con procedure di beatificazione regolarmente avviate dalla Santa sede, a smentire le mie parole, a intralciare la spietata esposizione dei fatti.
Parlerò di ciò che noi donne siamo, non di cosa saremmo o di cosa vorreste che fossimo.
Parlerò dei nostri pensieri, delle nostre azioni, dei nostri desideri. Forse, dopo, ci frequenterete di meno.

3...2...1...

Corollario: le donne fanno puzze tremende perchè si gonfiano con facilità.

Le donne, si sa, e oltretutto lo possono testimoniare la moltitudine dei gastroenterologi di vostra conoscenza, soffrono sia di colite che di gastrite.
La donna, già nella fase post adolescenziale, comincia a trovarsi in grossa difficoltà dopo aver ingerito legumi, verdure cotte, frutti ricchi di fibre, latticini e derivati del grano.
La donna, in pratica, dovrebbe cibarsi di bacche e amore, eventualmente anche di sole bacche.
Qualsiasi altro alimento presente nella moltitudine degli scaffali di un supermercato, la gonfia orribilmente.
Uomini, sappiate che se mai avrete la fortuna di uscire con una donna bellissima, truccata con perizia e abbigliata con dovizia, non la conoscerete mai abbastanza se prima non la osserverete dopo mangiato.
La donna, già dopo l'antipasto, agogna lo slacciamento del primo bottone e, se ne avesse la possibilità, si strapperebbe i collant. Spesso ella, non vista, se li abbassa fino alle cosce.
Dopo il primo, la sua pancia comincia ad emettere gorgoglii che ricordano quelli di un lavabo otturato.
A metà del secondo, chiederà scusa ed andrà ad incipriarsi il naso.
A questo punto la donna andrebbe seguita ed eventualmente monitorata.
Una volta giunta nel bagno delle signore, dopo aver scambiato con le altre creature della sua specie alcune occhiate complici, la donna comincerà a tossire, nella speranza che il frutto del suo gasdotto, si esplichi in silenzio.
Quel genere di prodotto è universalmente noto come " Soffione".
Il soffione è un grosso sbuffo, spesso innocuo, che di rado produce effetti sull'altrui olfatto ma che, inesorabilmente, annuncia argomenti peggiori.
Il soffione resta tale se viene lasciato subito in libertà. Al contrario, se esso viene inopportunamente trattenuto, si trasforma in "soffietto" o in "trombino".
Entrambe le specie sono assai pericolose. Il soffietto a livello olfattivo, il trombino a livello sia olfattivo che acustico.
La donna, nella sua quotidianità, semina spesso soffioni.
La colpa di una scoreggia si attribuirà difficilmente ad una donna, specie se di modi raffinati e postura aggraziata.
Si tenderà ad attribuire il gesto ad un adolescente, ad un anziano, ad un cane.
La donna, pertanto, si sente libera di uscire, fare spese, frequentare luoghi pubblici.
Il dramma purtroppo l'attende a casa. A casa l'esternatore è culturalmente e sociologicamente l'uomo. La donna, anche in piena confidenza e intimità, spesso preferisce morire nella solitudine di un divano, o, in alternativa, sbattere i cassetti del bagno mentre, in contemporanea, scarica il wc, accende la radio, canta, apre l'acqua e fa cadere prodotti di bellezza.
La donna sa bene che la frequenza sonora di un peto è udibile anche nel mezzo di una tempesta tropicale, ciò nonostante, si costruisce false illusioni e fallaci speranze.
Fateci caso, quando siete per strada e vedete una donna su un motorino che fa finta di alzarsi leggermente perchè le sembra di scorgere qualcuno, secondo voi che fa?
Quando vostra moglie vi abbandona nel mezzo della notte perchè non riesce a dormire, secondo voi, perchè si accampa in salotto?
Quando entrate in camera da letto all'improvviso e trovate la finestra spalancata a Gennaio ed un leggero retrogusto di obitorio, secondo voi l'amarezza giunge dall'esterno?
Non voglio poi entrare nel merito di manifestazioni patologiche quali la " Frolla ", il
" Fischione" o l'orrenda "Straccialenzuola", perchè capisco come, per la maggior parte delle persone, la libera esplicazione di un fenomeno che ancora si configura come un tabù, possa risultare di difficile accettazione.
Spero solo che si possano riscrivere alcune delle regole della civile convivenza ed, eventualmente, in un futuro anche non prossimo, si possa riconsiderare l'animale donna anche alla luce di queste nuove, umanissime, evidenze. Grazie.

Nella prossima puntata : "Il ciclo"

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giovedì 22 aprile 2010

La coppia Briatore, le foto di Plinio, e la civildemocrazia di Photoshop

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Lo voglio. Photoshop deve essere mio. Oggi.
Rinuncio al corso di Pilates a Spinaceto, rinuncio alla pizza settimanale da "Lo sfracellato", rinuncio al week end annuale all'agriturismo di Manziana, rinuncio agli extra, rinuncio a Satana, rinuncio.
Photoshop ora è la mia priorità. Un corso di Photoshop, una precisa urgenza.
Ma avete visto i miracoli di cui è capace un photoshopparo?
E io che credevo di dover esporre per l'eternità le foto del matrimonio con quel gabibbo di Plinio!
In quelle foto, e lo dico con estrema sincerità, credo di aver toccato gli abissi della decenza, il pozzo dell'ammissibile.
Allora ero già incinta di Jolanda Sue Ellen, che al terzo mese di gestazione già non entrava più nell'ecografia.
Ero leggermente tanta. Avevo il quadruplo mento e svariati lembi di panza che cercavano una via d'uscita fra plissettature e volants. Quando poi, finalmente, nacque la "piccola", iniziai a pesarmi con la bilancia suina, poichè, i chili marcati sulla comune bilancia medica, erano già superati da un pezzo.
Ora però, a distanza di tanti anni, troverò finalmente la mia pace, e con infinito orgoglio, anch'io potrò mostrare agli ospiti le foto del mio passato.
Le foto della coppia Briatore mi hanno illuminato.
Loro sono veramente degli esseri superiori e io li ammiro tanto, come tutti d'altronde.
A parte la bellezza del nome che hanno scelto per il bebè, Nathan Falco, che adoro.
Plinio, pensate, si chiama proprio Nathan di secondo nome.
Mi fa solo tanto piacere, e spero di non essere fraintesa, che anche per loro esistano i segni del tempo e il graffio della natura.
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Pensate che Briatore, o chi per lui, è riuscito a mettere in cinta la bella Elisabetta a sessant'anni.
Ciò vuol dire che deve necessariamente praticare il minimo sindacale di quell'attività sessuale che il mio Plinio
ha lasciato in dote al ventesimo secolo.
Sono fiera, in quanto mamma, che anche la fantastica Elisabetta abbia il faccione dopo aver partorito quella creatura.
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Sono certa che il piccolo Nathan Falco sarà venuto al mondo in un lampo, senza dolore e con un parto -party in costa Smeralda, tuttavia bisogna riconoscere che la natura, quando interviene, lascia sempre la garanzia di una firma.
Ora ritoccherò le foto della patente, ritoccherò tutte le foto di Plinio e, in sua assenza, sognerò il suo ritorno, fino a che non ritornerà effettivamente a casa.
Ritoccherò le foto di Jole Sue, e le farò finalmente entrare nel formato A4. Ritoccherò le mie foto in costume,sempre che un semplice software, scritto dagli umani per gli umani, possa toccare simile vette.
Certo non sarò una donna felice, almeno fino a quando non inventeranno un programma anche per gli specchi. Fino ad allora, mi accontenterò di bluffare un pizzico sul passato e di ingannare, con una botta di vita in codice binario, un presente spesso un tantino crudele.

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mercoledì 21 aprile 2010

La donna comune, gli stilisti bastardi ed il cambio di stagione



Questo è un appello a tutti gli stilisti e a tutti i produttori di capi di abbigliamento del mondo.
Vi scongiuro, disegnate e producete (anche) vestiti che possano essere sovrapposti ad una comune donna mortale.
Non chiedo che mi vengano disegnati capi su misura da un tappezziere nautico, ne che alcuni modellini paranormali visti sui giornali femminili si adattino alle mie tremebonde carni.
Vi chiedo solo di coprirmi con eventuale dignità.
Vi imploro di ricordare che le modelle che utilizzate hanno la forma di una croce latina. Le modelle che lavorano per voi si nutrono di semi e di autostima,ergo, non soffrono di colite. Loro sono nate premature e premature sono cresciute. Hanno sofferto. Non hanno conosciuto il sapore di una carbonara col guanciale, di uno spezzatino con piselli, ignorano le patate al forno, disconoscono il tiramisù.
Le vostre modelle sono state umiliate dai compagni di classe fino a undici anni.
Poi si sono svegliate che erano alte un metro e novanta e, pur misurando ancora il proprio peso in etti, hanno sfanculato i compagnucci di scuola che erano già obesi e pelati, e delle loro miracolose fattezze hanno fatto un mestiere.
Se vestite una modella di diciotto anni con un etto di speck o con una copertina riparagambe da motorino, lei è bona lo stesso.
Lo speck le scivolerà addosso come uno scialle su misura, il riparagambe come una pelliccia "Haute couture".
Le donne comuni NON possono indossare i pantaloncini della signorina della foto. A meno che essi non siano dotati di " spurgafrattaglie", ossia boccaporti laterali o criptotasche interne, in cui far sfogare frustrazioni in sovrabbonzanza e carni in perpetuo eccesso.
Le donne comuni conoscono la carbonara, e pure bene.
Provate ad immaginarci mentre indossiamo la maglietta della fotomodella bastarda,che Dio le avveleni l'alito.
Io non oso. A parte che ne dovrei cucire insieme una ventina solo per cingermi il girovita, non immagino come mi potrebbe calzare l'odiosa risultanza.
La previsione più ottimistica mi vede assomigliare ad una tomba di famiglia pronta per l'inaugurazione, in amara alternativa, ad un pandoro glassato.
Lei sta dritta come un fuso, fiera, dall'altitudine della sua altezza, dalla nonnullezza del suo peso.
Io ho posture cifosiche e poi lordosiche. Addominali stitici e circolazione trombotica.
A lei le spalle vanno in su, io, che appartengo al regno del trigliceride e faccio campionati di colesterolo, sembrerei la gobba di Notre - dame dopo un frontale. Io ho paura. Ho paura del cambio di stagione e temo il mio armadio, lo detesto.
So che non esiste una dieta, per quanto drastica e futuribile, che mi permetterà di riciclare gli impietosi capi dell'anno scorso.
Loro mi aspettano nell'armadio e sembrano dire " Brutta stronza, ci hai abbandonato qua, ma quando avrai bisogno di noi, noi non saremo più gli stessi"
So di aver spostato ogni bottone fino al confine estremo della stoffa, so che a meno che non mi faccia impiantare un'asola nella carne viva, non potrò confidare nel mio vecchio guardaroba.
Allora vi prego, copriteci e basta. Fateci passare inosservate, come le suore laiche.
Le suore laiche non si vedono, sono un popolo misterioso, abitano il nostro ecosistema, camminano sui nostri marciapiedi, respirano le nostre città, ma noi non le vediamo.
Ecco signori stilisti, vi imploro, fate di me una suora laica. Regalatemi l'invisibilità che merito, la dignità alla quale aspiro, la serenità che agogno.

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lunedì 19 aprile 2010

Bebe feat.la Sora cesira - Mario




La triste storia di un'amica della Sora Cesira, vittima di un marito tirchio e prepotente.
Un inno corale alla comunione dei beni. Un omaggio musicale a tutte coloro che quotidianamente,
vivendo nell'ombra di un matrimonio ormai privo di stimoli, si vedono negare lussi ed optionals oggigiorno irrinunciabili.
Con il vano augurio che anche Plinio la smetta coi " Baci Perugina " e si affacci, con rinnovato impegno, su nuovi orizzonti.

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La Sora Cesira, Plinio il giallorosso e il derby della capitale



Purtroppo anche questa Domenica è andata.
Dico purtroppo perchè, insieme a questa giornata di festa, è giunto anche il derby calcistico della capitale.
Il derby per la Sora Cesira è un evento un po' strano.
C'è Plinio che è romanista e superstizioso e, con le sue scaramanzie, inizia di prima mattina.
Mette un calzino giallo e uno rosso, le mutande da derby, che sono una specie di sacco di iuta cartonato con macchie di non voglio sapere cosa ma so che non vanno via, i jeans a vita alta, retti da un' imitazione crudele di una cinta di Gucci, la camicia celeste della divisa Cotral e il kway di quando era ragazzo. Che sia sole o pioggia, tramontana o ponentino, lui allo stadio ci va così.Pretende anche che gli prepari i viveri la sera prima.
Ciriola con frittata e sottaceti, rosetta con mortadella e formaggio puzzone, frittata di pasta.
Ormai da quasi trent'anni.
Plinio il derby se lo vede allo stadio e ogni volta lo corcano di botte.
Qualche anno fa, apostrofò con un " Laziale Burino tornatene nei campi" il terribile Nandone, storico capo ultrà di chili 180, noto anche come " Il sezionatore della Nord". Il povero Plinio, che ci vede come un somaro con la cataratta, non si era reso conto della stazza del nemico e ancor meno della sua vocazione a punire, così, dopo aver tentato una tardiva e improbabile fuga, riuscì a rincasare solo dopo aver rimediato trenta giorni di prognosi e una lunga cicatrice nel suo onore giallorosso.
Quest'anno mi ha costretto a cucire due striscioni per il gruppo dei lupacchiotti della Cotral, sul primo c'era scritto " Cugino laziale pure stavolta te la piji 'nder culo", sul secondo c'era scritto "sei salvato".
Nel caso di vittoria avrebbe esposto il primo, nel caso di pareggio, il secondo. Sconfitta non contemplata.
L'ultima volta che Plinio ha perso il derby, gli sono venute le bolle in posti orrendi e non ha mangiato per una settimana.
Plinio racconta sempre di essere stato una promessa del vivaio della Roma.
Io ne dubito perchè ho visto le foto di quando aveva quattordici anni e aveva la stessa panza di adesso.
Questa volta Il prode Plinio ha preso i mezzi pubblici di prima mattina e, insieme al suo amico Remo detto " Coccodè", perchè ha una vocina strana strana, si è recato allo stadio. Quando i cancelli hanno finalmente aperto, lui era stremato, aveva già bevuto venti caffè Borghetti ed era già stato picchiato due volte.
Io per trent'anni non ho avuto il coraggio.
Non ho avuto il coraggio di dirgli che sono laziale. Non ho avuto il coraggio di dirgli che faccio gli scongiuri quando esce e che ho una sciarpetta biancazzurra nascosta nel cassetto delle lenzuola.
Non ho avuto il coraggio di dirgli che allo scudetto del 74' io c'ero, anche a quello del 2000. Non ho avuto il coraggio di dirgli che in ogni striscione che gli ho cucito, ho infilato lo scongiuro della maga di Avellino.
Questa volta quando è tornato ho confessato.
Ero distrutta dalle lacrime per il rigore sbagliato da Floccari, che spero verrà venduto a peso in qualche norcineria di Formello.
Ho confessato e basta.
Adesso Plinio non fa che rimuginare. Mi guarda come se lo avessi tradito con Santino il portiere, perchè, in cuor suo, forse ho fatto di peggio.
Non so se la nostra unione reggerà dopo questo colpo.
Almeno adesso la Sora Cesira sarà libera di soffrire. Libera di gioire. Libera anche di retrocedere. Libera.
Plinio invece, pur con lo scudetto in tasca, si cucirà da solo quegli orribili striscioni e porterà per sempre delle enormi corna biancazzurre.

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venerdì 16 aprile 2010

La famiglia della Cesira paga il canone a Canale 5

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Non è giusto.
Non è giusto che si debba pagare il canone solo alla Rai. Io lo voglio pagare anche a Canale 5.
Canale 5 fa delle produzioni di un livello celestiale, e ogni giorno, grazie alle sue storie, ai suoi attori e ai suoi registi, impedisce a me e alla mia famiglia, di alzarci dal nostro amato divano, anche solo per sbrigare necessità primarie.
L'altra sera è andata in onda una fiction dal titolo "Colpo di fulmine" con Roberto Farnesi e Lola Ponce.
Ora, mio marito Plinio ha un amico che si chiama Cesaretto Cozza, in arte Al Bacino, perchè mette la lingua in bocca anche alle novantenni.
Al, che ha recitato nelle pubblicità di tutti i mobilifici di Pomezia e dintorni, ha detto di ispirarsi proprio a Roberto Farnesi, che infatti si troverebbe benissimo a recitare la parte dell'amante di un'anta di armadio, divisa fra l'amore per lui e l'amore saffico per una vetrinetta di soggiorno in arte povera.
Farnesi è proprio un bel ragazzo e ha lo sguardo di quando ti visitano il fondo dell'occhio. Lui in una scena incontra la sua bella, in una la seduce, in una la ama, in una la perde, in una fa la colonscopia da sveglio, in una gli dicono che tutta la sua famiglia è stata sterminata con il trincialavecchia Beghelli, in una muore. Sempre con la stessa espressione.Non so se uno qualsiasi di questi attorucoli americani saprebbe fare altrettanto.

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Voglio parlarvi anche di un'altra chicca. Voglio segnalarvi R.I.S. - Roma, spin off di R.I.S.
Lo spin off è una serie che si genera da un'altra serie di successo. Un po' come i brufoli in faccia.
Quindi adesso, visto che R.I.S. Roma avrà inevitabilmente un grande successo perchè è bellissimo, presto ci saranno anche R.I.S. Aprilia,
R.I.S. Maccarese e R.I.S. Ciampino, un po' come C.S.I. Las Vegas, New york e Miami.
Gli attori di questa serie ultracult sono bravissimi. Sono gli unici poliziotti televisivi che tengono la pistola come la terrebbero il dolce Remy e il nonno di Heidi. Loro sono tranquilli anche quando gli sparano e soprattutto maneggiano il Dna come se fosse una busta di " Quattro salti in padella".
In R.I.S. hanno i cattivi più buoni del mondo. Infatti se andate a vedere il curriculum di ogni attore che ha fatto il cattivo in una puntata di questa delizia, noterete che nel passato ha interpretato Don Bosco, Gandhi, Madre Teresa di Calcutta e ha dato la voce al Lysoform.
In R.I.S. anche la musica sembra dirti che il bene trionfa sempre e che il sangue è finto. Per non parlare degli effetti speciali, in confronto dei quali, quelli dei Teletubbies offuscano la magnificenza di Avatar.
Che dire. Ora con Plinio stiamo pensando seriamente di comprarci la scheda perpetua di Mediaset premium, perchè queste serate indimenticabili stanno in qualche modo dando nuova linfa alla nostra unione.
Vi prego, oh creatori di fiction, quando viene l'estate, non abbandonateci!

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giovedì 15 aprile 2010

Quello che le donne ( a parte Cesira ) non dicono...




Ho deciso. E la colpa è di Plinio.
Plinio, che per chi non lo sapesse è mio marito, è ormai ridotto allo stato di larva, però con i peli e i calzini di cartone.
Lui viene al letto con gli slip sblusati, che sono quelli che sembra che ti sei cacato sotto, solo che lui c'è l'ha sblusati pure sul suo ironico davanti.
Lui, a pensarci bene, è tutto sblusato. Ha la panza sblusata, le maniglie della stima con le pinces e le scapole collassate.
Tutto questo non sarebbe un problema se ci fosse rispetto e reciproca accettazione.
Io lo accoglierei con affetto fra le coltri, fantasticando di rapporti carnali con il comodino al mio fianco, e lui sarebbe libero di fare le parole crociate facilitate, dando, come sempre, qualche minuto di ricreazione alla sua colite.
Invece no.
L'altro giorno, mentre mi chiedeva la vocale mancante alle lettere Y e S per comporre un'affermazione in lingua inglese, si è fermato e, guardandomi con finto compiacimento, mi ha domandato: "Ma voi donne ce l'avete i peli?"
Orrore. Questo vuol dire tante cose. Troppe.
Vuol dire che neanche si accorge delle lunghe sedute di autocommiserazione alle quali mi costringo di tanto in tanto nella solitudine della mia toilette.
Vuol dire che non comprende i dolori della ceretta inguinale da Katiuscia, che tanto ricordano le gioie del parto.
Vuol dire che schiva allegramente le pitalate di creme liftanti che da lustri lo osservano dal mobile del bagno.
E che, come milioni di uomini, crede che le donne siano state create così come le vede.
Caro Plinio, parlo con te ma faccio appello a tutti, la donna non è così, chiavi in mano. C'è anche la messa su strada, forse con questo paragone mi capisci.
Anche la donna si sveglia con l'alito da cane anziano, solo che prima di dire la parola "Ciao", che contiene ben tre vocali ad alta concentrazione di ossigeno ed anidride carbonica, disinnesca il cavo orale.
La donna ha tanti, tanti, tanti peli, solo che li estirpa, soffrendo spesso in silenzio.
La donna soffre spesso di colite, solo che la esplica nella solitudine di un divano, mentre tu russi e, non pago, riproduci da tergo il lamento di un motorino ingolfato.
La donna ha caccole, spesso assai fastidiose, solo che le ripone nel fazzoletto, non dietro al volante della Punto.
La donna ha emissioni gassose orali, solo che in tua presenza immagazzina tutto, e spesso ciò le si ritorce contro, dopo, sul divano.
La donna fa la cacca, ma usa quella strana spazzola alloggiata in un contenitore sul pavimento, e le sgommate le lascia alla partenza del gran premio.
La donna fa la pipì, ma ha un'ottima mira.
Ti do un'altra notizia.
La donna si trucca. Ma ciò non vuol dire che mette il rossetto. Vuol dire che, spesso appena sveglia e con la pelle che sembra quella di un suino, è costretta a mettersi una specie di stucco che si chiama fondo tinta, che la fa sembrare " Acqua e sapone", mentre invece è flatting e coppale.
Adesso basta. Ho deciso di dar voce a tutte le donne che da anni soffrono per mostrarsi in maniera accettabile.
Questa sorta di outing avrà spazio su una rubrica dal nome "Quello che le donne (a parte la Sora Cesira) non dicono".
Vi prego di segnalarmi consigli, annotazioni ed eventuali argomenti da trattare.
E' ora di finirla.

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mercoledì 14 aprile 2010

"Ti lascio una canzone"...ma anche no...

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A volte i dolci pasquali non fanno tanto bene.
Io purtroppo ho avuto la sfortuna di incappare in una colomba allucinogena. Avevo in casa un piccolo residuo pasquale che francamente reputavo ormai disinnescato, così, colta da un repentino calo di zuccheri, ne ho approfittato.
Passata circa una mezz'ora, totalmente impanicata, ho chiamato il numero verde della Paluani e gli ho spiegato che, dopo aver mangiato una fetta di cioccocolomba mandorlobullonata, ho cominciato ad avere delle visioni bruttissime.
Ho spiegato alla gentile signorina che mi stavo tranquillamente aggirando fra i satelliti di mamma Rai, quando, a colombo - ingestione ormai avvenuta, sono sbucati i mostri.
Io di mostri nella vita ne ho visti tantissimi. Ho visto Dracula, Frankenstein, Belfagor, Domenica in, il Tg4, le navi della Tirrenia, le Winx e le scarpe Geox. Ma quello che ho visto sulla Rai è stato francamente troppo.
C'era Tina Turner nel corpo di una bimba di tre anni. I Pooh, tutti e quattro, in un bambino di sette. Albano si era invece impossessato di alcuni fanciulli in età prescolare.
C'era il Minatauro, una specie di feto con la voce di Mina. C'era anche l'ecografia di un bambino al sesto mese che cantava " respect" di Aretha Franklyn.
Alcuni si lamentavano di qualcuno che gli aveva infranto i sogni, altri ricordavano amanti sensualissimi, altri ancora si aggiravano di notte nel metrò.
Ad un certo punto è arrivata quella poveretta di Arisa, quella della sincerità imprescindibile, che, dopo aver duettato con una di queste creature orrende, mentre tornava dietro alle quinte, è stata palpeggiata da un pupo di undici mesi che parlava al cellulare.

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Questi bambini sono delle cose brutte brutte. Falsetti come i loro li ho sentiti solo dai "Cugini di campagna" e dalle suore polacche, vibratoni di tale caratura, solo nelle feste di piazza.
La Paluani, dopo un piccolo consulto, mi ha risposto che le loro colombe diventano allucinogene solo dopo la data di scadenza e che quindi, probabilmente, se la data sul fondo della confezione era corretta, mi ero solo imbattuta in una replica dello show televisivo " Ti lascio una canzone", con Antonella Clerici.
Io ho cominciato a sbraitare che non poteva essere vero e che mi dovevano le spese mediche ed un risarcimento.
Loro, inflessibili, mi hanno confermato che, a meno che io non avessi ingerito per errore " Cioccocrackino - l'uovo per la mamma che va in disco col piccino", non avevo alcun motivo di sospettare una qualsivoglia intossicazione.
Le cose sono due: se mi hanno drogato per sbaglio se la vedranno con il mio avvocato. Io se mi drogo voglio esserne consapevole e comunque voglio leggere il menù.
Se invece, e non ci voglio credere, quello era veramente lo show della Tv, la prossima volta che uno dei miei nipoti mi canta " Le caprette ti fanno ciao", gli sputo.

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martedì 13 aprile 2010

Italia's got talent? mah...

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Ieri sera con Plinio abbiamo visto un programma tv veramente interessante.
Ci siamo apparecchiati una bella cenetta e poi, sdraiati comodamente sul divano, abbiamo sorriso sul fatto che in questa nostra bella Italia siamo ricchi di talento e di intraprendenza.
Molti di voi avranno sentito parlare di "America's got talent", di " Britain's got talent", persino di " Burkina Faso's got talent".
Ma fino a ieri sera, nessuno aveva mai visto " Italia's got talent ".
Con Plinio e Jolanda Sue Ellen avevamo scommesso una pizza e dieci supplì da " Lo sfracellato" , che, già dalla prima puntata, si sarebbero svelati talenti incommensurabili. E così è stato.
Abbiamo applaudito un pensionato che per far scoppiare una borsa dell'acqua calda soffiandoci dentro, è entrato in coma in diretta.
Ci siamo compiaciuti davanti ad uno spogliarellista con il fisico di un galletto amburghese e il Q.I. di un kiwi, abbiamo subito cercato il cd dei "Simon and Garfunkel" del rutto, un duo che si esprime grazie all'ottimizzazione dell'aria contenuta nello stomaco, abbiamo tifato per una cubista di 104 anni col rigor mortis, ci siamo infine infervorati per un cantante con la dentiera decomposta e il toupè di sorcio morto che, intonando una canzone dei meravigliosi "Pooh", si scartabellava incessantemente le palle.

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Abbiamo aspettato tanto che arrivasse il talento alla Susan Boyle, ma, chissà per quale motivo, almeno per questa puntata non si è visto nulla.
Adesso il problema è che anche Plinio vuole partecipare.
Lui suona il kazoo e con questa specie di trombetta che stuzzica il sistema nervoso, si diverte ad allietare, a seconda dei punti di vista, i matrimoni degli amici. Una volta è stato anche picchiato, quelli però erano amici di amici.
Mio figlio Fausto Kevin invece, sostiene di saper fare i remix di Lady Gaga con il culo, dice anche che Jessica Amanda, la sua ragazza, gli farebbe i cori. Io, guarda caso, non ne dubito.
L' unica cosa che mi preoccupa un po', è che questi talenti facciano fare una strana figura al mio paese.
Ma perchè l'Inghilterra ha Susan Boyle che da avanzo di Caritas diventa un cignusignolo?
Perchè l' America c'ha i ballerini volanti, i prestigiatori stupefacenti e gli attori da Oscar?
Come mai i talenti italiani hanno sempre la dentiera, oppure sono psicolabili, oppure scoreggiano?
Vi prego, ditemi che conoscete qualcuno che sappia cantare una canzone con la bocca...

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lunedì 12 aprile 2010

La Sora Cesira, Sade e il testo originale





Tanti anni fa, la Sora Cesira e la Sora Jo, grande amica della Cesira, avevano scritto questa canzone.
Sade, da brava buongustaia, ne aveva capito subito il potenziale.
Un'infinita serie di litigi per i diritti ha fatto il resto.
La canzone è nota come " smooth operator", ma oggi, a distanza di molti anni, è giusto che il pubblico conosca il testo originale.

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Monsignor Babini, l'alcol e il Narghilè della colombiana

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L'altro giorno a Grosseto si è tenuta la sagra del "Rattaculo", che sarebbe una specie di ortica.
Alla sagra del rattaculo c'erano stand gastronomici ed ogni sorta di divertimento per grandi e piccini.
A mio marito Plinio per esempio è piaciuto il gruppo musicale " Katiuscia e i bemolli", ma soprattutto gli è piaciuta Katiuscia, pure senza i bemolli.
Katiuscia era la classica donna nana tutta tana. Avrà avuto almeno settantaquattro anni e trenta chili di tette. Sarà stata alta circa un metro e cinquanta, con un girovita da frigo americano e una parrucca color somaro. Ciò nonostante, Plinio ha sostenuto per tutto il tempo che aveva un bel personalino.
Vi racconto di questa bella festicciola perchè ad un certo punto è arrivato il vescovo per le benedizioni di rito.
Il vescovo era Monsignor Babini, uomo santo e di grande spessore morale.
Purtroppo qualche parrocchiano molto spiritoso lo aveva trattenuto un po' a lungo allo stand del " Gioiosetto", che è un vino frizzantino, con una gradazione alcolica leggermente sopra la media e, non contento, dopo averlo fatto inciuccare come un hooligan, gli ha fatto fumare il famoso rattacunarghilè, un atroce composto di ortica e cannabis selvatico, cresciuto e pasciuto nell'agriturismo di Elide la colombiana.
Il povero Babini, ligio comunque alla missione pastorale e fedele agli impegni presi, ha comunque arringato la folla.
Ha detto che Hitler dentro era un buono e collezionava Hello Kitty, che gli ebrei in fondo sono sempre stati un po' rompicoglioni, che i pedofili sono come i " Pokemon", brutti e non esistono, e che gli omosessuali sono disordinati e non mettono mai a posto.
Ma possibile che prendiate alla lettera le dichiarazioni di un uomo in evidente stato narcoconfusionale?
Pensate che persino Plinio, da ubriachissimo, ha gridato " Forza Lazio"!
Come può un povero prete, certamente non avvezzo ad alcol ed ad altri stravizi, non straparlare e non delirare sotto il loro diabolico influsso?
I giornali affamati di scandali hanno fatto il resto. Ed ecco qui il pasticcio.
Ora il povero monsignor Babini ha due problemi, il primo derivante dal fatto che tutto il mondo cattolico e non, ma soprattutto non, lo sta infangando, il secondo derivante dal fatto che non riesce ad uscire da questo specie di coma etilstupefacente, tanto che è stato visto in piazza a Grosseto che ballava la lambada con suor Ugona, la monaca baffona.
Il terzo problema ce l'ha Elide la colombiana, perchè da quando Babini ha assaggiato il suo narghilè, sta attaccato come una ventosa al suo citofono.

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giovedì 8 aprile 2010

Berlusconi, metà degli italiani e la copertina dell'amore

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La Sora Cesira cerca di rinfrescare la sua stanca mente e, anche se con diverse difficoltà, rammenta che un sillogismo è un ragionamento dimostrativo nel quale, partendo da un ragionamento composto da alcune premesse, si arriva ad una conclusione.
Esempio pratico di sillogismo: Tutti gli uomini hanno attributi sessuali maschili, mio marito Plinio, anche se in scala 1.10, ha attributi sessuali maschili, quindi mio marito Plinio ( anche se avrei alcune prove contrarie) è un uomo.
Ma veniamo al sillogismo odierno.
Il nostro amato premier, essendo leggermente editore del settimanale "Panorama", ha lasciato pubblicare una copertina di grande amore ed immenso equilibrio istituzionale.
Mi domando, ma se la Sora Cesira non avesse per caso votato per il Pdl, essendo quel " Tiè" rivolto a coloro che non hanno votato Pdl, potrebbe ritenersi destinataria di questo delizioso
gesto di scherno?
Potrebbero, di conseguenza, tutti gli italiani che non hanno onorato il Pdl della propria preferenza, sentirsi velatamente presi per i fondelli?
Io lo capisco che il nostro premier è un gran burlone e che fa tutto questo solo perchè l'Italia ha bisogno di sano umorismo, tra l'altro mi è gradita l'occasione per ringraziare, a questo proposito, anche l'amato presidente della Repubblica, ma ho paura che qualcuno non dotato dello stesso " sense of humor " potrebbe risentirsi e presentarsi sotto a palazzo Chigi con la mazzella e la mazzarocca.
Spero sinceramente che tutti gli Italiani " burlati " riescano ad apprezzare il simpatico sfottò del presidente del partito dell'amore affinchè, grazie soprattutto al " sense of humor " e alla presenza di spirito di tutti noi, si giunga con serenità al Dicembre 2012 quando, grazie alla profezia dei Maya, se Dio vuole, ci diamo tutti,senza legittimi impedimenti, una bella rinfrescata.

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Anticellulite - Un prodotto concreto e d'immensa umanità

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Oggi la Cesira è proprio felice!
Finalmente è uscito un anticellulite che mette al sicuro la silhouette, e per questo motivo vuole ringraziare la Collistar.
Solo un paio di cose non ho capito e spero che, con la pubblicazione di questo appello, qualcuno della casa o, più semplicemente, qualcuno che abbia già avuto la fortuna di usare questo prodotto, possa illuminarmi.
Ho provato a seguire la foto della signorina che si agguanta la chiappa sinistra stando così religiosamente genuflessa, ma ho alcuni problemi sia a genuflettermi, che ad afferrarmi la chiappa con una sola mano.
Ho chiesto l'aiuto di mio marito Plinio ma , ahilui, per quanto riguarda la chiappa ha dovuto chiedere l'aiuto di Santino il portiere, quanto alla genuflessione, i risultati sono stati pressochè nulli.
Ciò che ho necessità di sapere al più presto è:

A) L'effetto drenante dei novanta diversi sali marini ha effetto anche se assumo una posizione più disinvolta?
B) Quanto è intensivo questo siero? Ovvero, la signorina della foto è così dotata di natura o sta in quella posizione ormai da anni?
C) Le cellule staminali di echinacea, che favoriscono la circolazione un po' dappertutto, le posso somministrare in grandi quantità anche a Plinio?
D) Esistono anche flaconi, che so, tipo tanica, buatta o damigiana?

Io ringrazio da subito tutti coloro che sapranno fornirmi risposte di speranza e di grande umanità, ma soprattutto, ringrazio queste case profufarmaestetoceutiche che, a intervalli regolarissimi, provvedono a rinnovare le speranze della comunissima donna italica.

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martedì 6 aprile 2010

La Sora Cesira è molto amica degli Abba!




La vostra Cesira ha faticato tanto per far tornare insieme questi signori.
Gli Abba, dopo essersi sciolti tanti anni fa, proprio non ne volevano sapere di ritornare insieme.
Ma la vita a volte riserva delle strane sorprese ed è proprio grazie ad esse che certi sogni si avverano.
Se voi doveste cercare gli Abba, dove andreste?
Io non ci ho pensato troppo, e grazie ad un collega autista di Cotral di Plinio, sono arrivata ad una cassiera di Ikea di Roma Anagnina, che conosce un magazziniere di Milano Segrate, che conosce un caporeparto di Stoccolma, che ha un cugino che lavora alla posta di Stoccolma che smista la posta del quartiere dove abita un Abbo ( quello con la barba), che a sua volta ha copiato l'indirizzo e lo ha venduto per cento euri alla Sora Cesira, che ha scritto una lettera a questo Abbo che alla fine si è convinto e ha convinto gli altri tre.
Chiaramente non è che gli Abba abbiano deciso di fare questo pezzo solo perchè glielo ha chiesto la Cesira…i motivi che li hanno spinti ad accettare sono stati l'alto valore socio-politico dell'operazione e l'immensa fattura del testo della canzone, scritto dai più insigni cantori del centro destra italico.
L'abbraccio della folla di Piazza San Giovanni e l'amore, hanno fatto il resto.

Alcuni storici cenni sugli ABBA

Gli ABBA sono stati un gruppo musicale pop svedese ed i rappresentanti musicali della Scandinavia più blasonati e di maggior successo. Si stima che abbiano venduto oltre 375 milioni di dischi in tutto il mondo . Gli ABBA sono considerati tra i più celebri esponenti della musica pop internazionale.
Il gruppo si costituì intorno al 1970 con la formazione che avrebbe sempre mantenuto: Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad
Bjorn, con tutti i soldi che ha fatto, campa di rendita e produce film porno amatoriali, fra i suoi successi: " Arma rettale"," Nella vecchia fattoria a chi a chi la do" e " Suor Teresa, la monaca a sorpresa".Benny, con tutti i soldi che ha fatto, scrive gialli svedesi,che vanno tanto di moda, prediligendo il filone automobilistico. Fra i suoi insuccessi: " Sgommate di paura" " Il ritorno del freno a disco assassino" e " Cruscotti di sangue".
Agnetha, con tutti i soldi che ha fatto, si cura di continuo la cervicale perchè negli anni 80 quando c'era da fare un video col vento artificiale toccava sempre a lei e oggi ne paga le conseguenze.
Frida, con tutti i soldi che ha fatto, cambia sesso continuamente. Si è già chiamata Magnus, Agatha, Larss, Svetlana, Romoletto e Debbora ( con due B e senza H)
Discografia
Ring Ring (1973)
Waterloo (1974)
ABBA (1975)
Greatest Hits (1975)
Arrival (1976)
ABBA - The Album (1977)
Voulez-Vous (1979)
Greatest Hits Vol. 2 (1979)
Super Trouper (1980)
The Visitors (1981)
ABBA Gold - Greatest Hits (1992)
ABBA and Pappalardo live in Fiano Romano
ABBAstacosì - L'Ultimo Album

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lunedì 5 aprile 2010

La bella Pasqua della Sora Cesira

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Che bella Pasqua abbiamo trascorso io e Plinio!
Quest'anno siamo andati a pranzo fuori con tutta la famiglia in un ristorante molto caratteristico. La Sora Cesira stavolta non aveva proprio voglia di cucinare, così, con la scusa di stare tutti insieme, si è deciso di non badare a spese.
Il ristorante " Da Terenzio lo sfasciacarozze " (con una sola ere sennò si offende ) è un posto tipico e, allo stesso tempo, chic.
All'ingresso c'è una bellissima fontana, con acqua azzurra e rosa, che ospita un putto bellissimo che scocca frecce e fa le fiamme da tergo. Detto così può sembrare un po' cafone, ma vi assicuro che si tratta di un posticino discretissimo, a conduzione familiare.
Plinio quest'anno ha fatto proprio lo splendido, tesoro mio.
A tavola eravamo in sedici. Io, Plinio, Jolanda Sue Ellen, Fausto Kevin, Falco Lupo, che è un amichetto di scuola di Fausto Kevin, mia suocera Assunta, mio suocero Oreste detto "l'ultimo bacio" perchè c'ha il labbro leporino, mia cognata Evelina detta " sbrindellona" perchè veste sempre con tante simpatiche frange, mio cognato Ricky, i loro due gemellini che mangiano e cacano per sei, una coppia di amici del paese di Ricky vestiti da ballerini di flamenco, mia madre, mio padre, e infine Pamela, la mia sorella minore, alla quale girano sempre le palle perchè c'ha 24 cisti ovariche che non si vuole levare, e c'ha sempre il ciclo.
Il posto è molto carino, infatti viene spesso scelto per le cerimonie. Il giorno di Pasqua vi si svolgevano anche un matrimonio gitano, una convention di Hare Krishna e un'addio al celibato.
Da Terenzio c'è anche la musica dal vivo. A Pasqua c'erano i " magna a uffa ", un trio specializzato in canzoni popolari.
Ad un certo punto però, a causa loro, abbiamo vissuti alcuni attimi di tensione. Infatti dopo i superclassici della canzone romana, Alvise, il cantante solista, che assomigliava a Califano però con il naso, si è avvicinato a mia suocera intonando " Osteria della matrona, ma chi è sta buzzicona, offro gratis la colomba al por'omo che la tromba".
A quel punto mio suocero si è risentito e gli ha dato una sediata. Mio suocero Oreste è tanto buono, solo che quando si inquieta dà le sediate.
Fortunatamente quando sono arrivati gli antipasti è tornata la pace.
Lo " Sfasciacarozze" è un posto che consiglio a tutti. Si mangia bene e si spende poco. Il menù di Pasqua comprendeva:
Assaggini di sedici salami diversi, bruschetta ai sette guanciali, spuntature, polpette di Agatona la chef, coppiette, supplì e olive ascolane.
Tris di primi: Fettucine alla carbonara di cinghiale, Gnocchi di lepre al gorgonzola e lardo di colonnata e Lasagne al sapore di mari e monti.
Tris di secondi: Abbacchio brodettato, Ossobuco alla vaccinara e spezzatino di montone alla piglianculo, ricetta segreta della casa.
Contorni: Patate fritte, Cicoria ripassata, broccoletti e salsiccia, piselli in umido, insalata.
Dolci: Souflè ai sette cioccolati, colomba glassata al gran marnier e pastiera.
A seguire caffè, amaro abbruzzese, sambuca, grappa e limoncello.
E' bello stare tutti in famiglia ogni tanto, specie durante le sante feste. Mio cognato Ricky, che è molto simpatico e scrive delle bellissime poesie, ad un certo punto si è alzato e ci ha dedicato delle bellissime parole:

" Ringrazio a tutti voi miei familiari, per questa Santa Pasqua in compagnia
confesso innanzi a tutti quanto cara, è ar core mio sta botta d'allegria
e adesso, fra du ova e n'agnellino, per Pasqua, che a noi tutti il bene mostra
ve dico mejo favve un vestitino, che offrivve er pranzo, li mortacci vostra"

Io glielo dico sempre a Ricky che dovrebbe mandare a qualcuno le sue poesie, magari potrebbe farne un libro, hai visto mai.
Lui ha una strofa per tutto, e non vi dico quanto sono delicate le sue rime d'amore.
A volte questi tipi di pranzo vanno un pochino per le lunghe, e, anche se costituiscono un'ottima occasione per rivedere persone che altrimenti incontreresti in rare occasioni, alla lunga stancano tanto. Quando verso le 18 hanno servito la colomba, il mio Plinio aveva già invitato a cena a casa alcuni Hare Krishna e aveva familiarizzato con una famiglia gitana che gli aveva promesso di interessarsi per una tv al plasma di seconda mano.
Magari l'anno prossimo organizziamo a casa.

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giovedì 1 aprile 2010

Elezioni, macachi e scovolini dentali

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Si chiama Santisuk, che in thailandese vuol dire "pace". E' un macaco di cinque anni, ormai parte integrante della polizia del distretto di Saiburi. Santisuk è stato trovato ferito da un agente, che l'ha adottato e ha iniziato a portarlo con sé in pattuglia. Le autorità hanno scoperto che la presenza della scimmia migliora l'atteggiamento della popolazione nei confronti della polizia, e hanno deciso di dotarla di una divisa su misura. La provincia di Yala è prevalentemente musulmana e le forze dell'ordine sono spesso oggetto di attacchi da parte di gruppi separatisti

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Questa invece si chiama Nicole minetti , che in italiano vuol dire " igienista dentale di Berlusconi", lei fa parte integrante del consiglio regionale della Lombardia.Nicole Minetti, è stata trovata un po' triste da Silvio, che l'ha adottata e ha iniziato a portarla con se. Il Pdl ha scoperto che la presenza della donna scovolino migliora l'atteggiamento della popolazione maschile nei confronti del partito, e ha deciso di dotarla di una divisa su misura.
La provincia italiana è prevalentemente cogliona, ma il Pdl, prima o poi,sarà oggetto di attacchi da parte di qualche anima pia.

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Dirk Bikkembergs, maschi e Photoshop

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Adoro questo signore che si chiama Dirk Bikkembergs. Lo amo perchè se incontro un uomo che indossa i suoi capini stratosferici mi inginocchio come una schiava, all'istante.
I suoi completini stanno all'uomo come Aldo Busi alla gnocca.
Dirk fa delle sfilate che sono un dono per gli occhi e per il cuore. Costringe dei modelli che sulla panza hanno più quadretti di una tavoletta di cioccolato, ad assumere pose virilissime.
Gli mette ai piedi scarpe tacchettate simil-calcio, gli aggiunge calzettoni da rocciatore, e poi, quando meno se lo aspettano, gli infila una felpina rosamarrone, oppure rossoverde, e gli impone di comportarsi da macho.


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Sublime.
Fa anche delle pubblicità soprannaturali.
Prende dei sedicenti calciatori di serie ignota, di squadre tipo la Scrotonese, e li mette su pedane sospese in deserti e ghiacciai.
Loro, in rigoroso atteggiamento da maschio predatore, ma con uno sguardo leggermente imbarazzato, mostrano pacchi ultraterreni, per la gioia di non ho capito chi, anche se ho un impercettibile sospetto.
Ma ecco l'inganno. Una volta, gli uomini si imbottivano le vergogne più sospinte con l'ovatta. Oggi c'è Photoshop.
Io lo vedo Bikkembergs che incita il suo grafico gridandogli " Di più! Ma che essere sto peduncolo! Tu fida di me! " E il povero lavorante, ovviamente, viene indotto all'errore.
Ecco qui che sulle campagne del mio stilista preferito, spuntano modelli con tre o anche quattro palle, e piselli tipo tubi di scappamento.
Io per carità, non voglio insegnare niente a questo signore che per me è un genio, solo gli vorrei suggerire di controllare meglio le promesse che fa, perchè, qualunque sia il suo pubblico, che sono certa essere foltissimo,
non crei false speranze, specie a chi, come la Sora Cesira, ha la memoria che la tradisce.

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