lunedì 29 marzo 2010

La Sora Cesira risponde al signor Massimo Fini

Questo è ciò che scrive il Signor Fini
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2462978&yy=2010&mm=03&dd=27&title=donne_guaio_senza_soluzione



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Il signor giornalista Massimo Fini è tanto simpatico alla Sora Cesira.
Le è simpatico perchè scrive bene e perchè la pensa proprio come il marito Plinio, guidatore di mezzi Cotral.
Al signor Fini, la Sora Cesira vuol dire che se le donne fossero state "Una razza amica" non si sarebbero sposate con gli uomini.
Storicamente infatti, l'unione avviene sempre fra fazioni belligeranti. Dunque, Il matrimonio altro non è che una finta tregua, un inganno momentaneo.
Che poi le donne siano il sesso forte è lapalissiano (Il termine sembra sia chic e me lo ha suggerito mia cugina Evelina, che è colta).
Risponde al vero anche che le donne siano attrezzate per partorire. E la Sora Cesira ne è fiera testimone.
Mi ricordo quando misi al mondo la mia prima figlia, Jolanda Sue Ellen.
Pesava 7 chili ed era brutta come una bestemmia in bocca ad un bambino. Eppure, anche con i punti da basso per il difficile sgravio, iniziai ad amarla e ad educarla da subito.
Non come Plinio, che voleva un maschio e propose nel dubbio di chiamarla Maria Ugo.
Meno male che io, da brava esponente di sesso forte amante della tv, imposi il nome che ora fieramente porta.
Eh si signor Fini, perchè come lei ben sa, io comando. Dunque impongo.
E se per caso Plinio, che viene comunque servito e riverito come un principe, osa opporsi al mio volere, io lo corco con la mazzella, che è una specie di mazzarocca, però più dura.
Agli uomini come Plinio piace la sensazione di governare. Perchè negargliela?
Una vera donna sa compiacere e servire, ma all'uopo deve saper usare la mazzella con la giusta misura.
Io non capisco quelle donnicciuole, come dice lei, che piangono la loro condizione.
Io, a jolanda Sue Ellen ho spiegato bene che si piange per poche cose. Massimo quattro.
Plinio invece piange anche se perde la Roma, Se c'ha il colesterolo alto e se è preoccupato per i figli.
Ma guarda caso si preoccupa solo di Fausto Kevin, il maschio.
Lui ci procura da sempre un sacco di problemi, non come la mia bambina che una volta ha subito quello che chiamate " stalking" ed è finita al commissariato per lesioni.Procurate da lei.
Eh si, perchè la mia figliola intanto si è fatta proprio una bella signorina e sa farsi ben rispettare.
Le confesso, signor Fini, che vorrei sculettare in tanga come dice lei. Non posso per due motivi.
Uno, perchè il tanga della Sora Cesira lo dovrebbe cucire un tappezziere nautico, due, perchè se la Cesira lo indossasse farebbe comunque schiattare di invidia le belle signorine e a lei, con rispetto, farebbe venire una bella acquolina.
A me dispiace tanto che lei abbia capito la superiorità delle donne solo un po' tardi.
Mi dispiace che abbia dovuto subire una delusione, forse. E che, magari, questa delusione le abbia svelato la verità solo ora.
Sono addolorata che un demone biforcuto le abbia aperto gli occhi insultando la sua schiettezza, la sua linearità.
Io non lo so dove andremo a finire di questo passo.
Ma perchè se ce l'aveva non ha estratto subito la pistola? io perchè non ce l'ho, c'ho solo la mazzella, che uso con discreta allegria e senza rimpianti.
Un'ultima cosa, non vorrei deluderla, ma quando parla di godimento, se tale lo possiamo definire, le ricordo che non tutte le donne sono fortunate come la Cesira, che ha Plinio, detto il trivellino della Garbatella.
Tante donne sono rassegnate, come la mia vicina di casa Mariona, che deve subire le avances del marito Pino, detto il Rocco Siffredi della mattel, scala 1:100.
Lei, con gli occhi umidi e le labbra segnate dall'herpes della frustrazione, con il marito viene solo in senso motorio, a cena, qualche volta.
Non si disperi signor Fini, continui a credere nel pianeta donna e abbandoni la malinconia della siepe.
Troverà un giorno una bella ragazza schietta, che non avrà paura di farsi vedere da lei per quello che è.
Un essere superiore.
Che saprà farsi accettare anche con la ricrescita sulle gambe e l'ipertricosi della ciuffa.
Che non avrà paura di manifestare la propria colite con petosoffioni amari ma coerenti.
Che le sussurrerà parole tenere di prima mattina, pur con l'alito da frigorifero abbandonato.
Che non avrà bisogno di formulare squallide lusinghe per un postucolo da segretaria, ma ambirà a custodire e a soddisfare, conscia della propria superiorità, il bambino che è in lei.
La prego dottor Fini, non ceda alla tentazione che la natura matrigna riserva alle sue pugnette, non si arrenda mai alla criptopippa botanica e soprattutto fugga le lusinghe del cespuglio tentatore.
ah se non ci fosse il mio Plinio e avessi qualche anno di meno… glielo farei vedere io!

Con immensa stima e crescente rispetto

la Sora Cesira

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